Home C'era una volta Peter Schilperoort, il dixielander olandese

Peter Schilperoort, il dixielander olandese

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Il 4 novembre 1919 nasce a L’Aia, in Olanda il clarinettista e sassofonista Peter Schilperoort, conosciuto anche con lo pseudonimo di Pat Bronx.

Dal pianoforte al clarinetto

Nel 1931 inizia a studiare musica prendendo le prime lezioni di pianoforte. Successivamente passa al clarinetto. Le prime esperienze artistiche risalgono al 1938 quando entra a far parte de The Bouncers. Successivamente si unisce ai Mike Serenaders e poi agli Swing Papa’s. Nel 1945 è tra i fondatori della leggendaria orchestra Dutch Swing College Band rimasta come un esempio di longevità mai eguagliata di un’orchestra jazz europea.

La Dutch Swing College Band

Con la Dutch Swing College Band accompagna molti musicisti statunitensi, da Sidney Bechet a Jimmy Whiterspoon, a Teddy Wilson e altri. Specializzata nell’old jazz in stile dixieland compie tournée in tutto il mondo e incido innumerevoli dischi. Eccellente clarinettista oltre che sassofonista, negli anni Ottanta è costretto a lasciare il clarinetto a causa di una operazione alla mano destra, per dedicarsi soprattutto al sassofono soprano e baritono. Muore il 17 novembre 1990.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".