Home C'era una volta Rocky White, l’ultimo batterista del Duca

Rocky White, l’ultimo batterista del Duca

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Il 3 novembre 1952 nasce a San Marcos, nel Texas, il batterista Rocky White, registrato all’anagrafe con il nome di Quinten White.

I primi successi a Houston

Poco dopo la sua nascita la famiglia si trasferisce a Houston dove White frequenta la San Jacinto High School inizia a suonare la batteria. La sua popolarità e la sua fama si allargano quando suona nell’orchestra della Texas Southern University, con la quale è rimane dal 1971 al 1973. Proprio in quell’orchestra incontra il trombettista Barry Lee Hall che diventa suo amico. Quando Barry Lee si unisce alla Duke Ellington Orchestra portato con sé anche Rocky.

L’esperienza con la DEO

Nell’estate del 1973, ad Atlantic City, Rocky suona per la prima volta con la DEO sotto la direzione dello stesso Duke Dopo la scomparsa del fondatore, avvenuta nel 1974, continua a esibirsi con la DEO con il figlio Mercer Ellington e poi con il nipote Paul Ellington. L’ultima esibizione di Rocky con la DEO è del 10 novembre 2007 nella William Trace Baptist Church a Houston. Ammalatosi di cancro muore il 4 giugno 2008.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".