Home C'era una volta Giuseppe Negroni, una voce della radio

Giuseppe Negroni, una voce della radio

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Il 2 ottobre 1930 a Medicina, in provincia di Bologna, nasce il cantante Giuseppe Negroni, uno dei protagonisti della scena musicale italiana degli anni Cinquanta.

Mario Bertolazzi si accorge di lui

Alla fine degli anni Quaranta del Novecento, dopo aver frequentato gli studi classici e frequentato la Facoltà di Chimica, cantare nei locali da ballo prima per mantenersi agli studi e poi per passione. Nel 1952 viene notato dal maestro Mario Bertolazzi il quale lo fa mettere sotto contratto dalla casa discografica La Voce del Padrone. Senza rinunciare a esibirsi nei locali e nei night accetta anche un contratto con radio ai cui microfoni debutta nel 1954 con l’Orchestra Milleluci diretta dal maestro William Galassini, ex-pianista di Angelini. Proprio con questa orchestra incide moltissimi dischi per la Cetra.

La radio, le tournée e i Festival

Cantante dalla voce melodiosa e appassionata non resta però legato alle canzoni romantiche e tradizionali ma si cimenta anche in brani più allegri e swing. Nel 1956 lascia Galassini per andare in tournée in Sud America, ma al ritorno rientra in radio con l’Orchestra di Henghel Gualdi insieme a Leda Valli e i Radio Boys. Nel 1957 canta con l’Orchestra del Maestro .Angelo Brigada e l’anno successivo rientra nei ranghi della sua prima orchestra partecipando anche ai Festival di Grado, Milano e Ancona. All’inizio egli anni Sessanta si unisce all’orchestra di Cinico Angelini. Nel 1963 sostituisce Nicola Arigliano al Festival di S. Vincent e poi progressivamente riduce la sua attività. Muore a Budrio, in provincia di Bologna, il 3 Maggio 1994.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".