Home C'era una volta Buddy Rich, Mr. Drums

Buddy Rich, Mr. Drums

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Il 30 settembre 1917 nasce a Brooklyn, New York, il batterista Bernard Rich, più conosciuto con il nome di Buddy Rich, soprannominato Mr. Drums.

Nato sul palcoscenico

Figlio di Wilson & Rich una famosa coppia del vaudeville statunitense a diciotto mesi è già sul palcoscenico con i genitori e a quattro anni partecipa a una commedia musicale a Broadway. A sei anni parte per una tournée in Australia con la compagnia del padre e della madre e nel 1938 esordisce come batterista nel gruppo del sassofonista e clarinettista Joe Marsala. Lo stesso anno viene scritturato da Bunny Berigan e nel 1939, dopo una breve collaborazione con Artie Shaw, passa nell’orchestra di Tommy Dorsey rimanendovi fino al 1942, quando entra a far parte dell’orchestra di Benny Carter. Terminato il servizio militare nel 1944, Rich torna a suonare nella big band di Tommy Dorsey per due anni e nel 1946 forma la sua prima orchestra. Nel 1947 iniziata la sua collaborazione con l’impresario Norman Granz grazie al quale ha modo di suonare al fianco di quasi tutti i grandi del jazz. Buddy Rich supporta con il suo drumming personalità diverse come Louis Armstrong, Lester Young, Count Basie, Charlie Parker, Lionel Hampton, Art Tatum, Oscar Peterson, Dizzy Gillespie, Ella Fitzgerald, Roy Eldridge e altri.

La sosta e il ritorno

Sul finire degli anni Cinquanta deve interrompere la sua attività a causa di una grave crisi cardiaca. Abbandonate temporaneamente le bacchette nel 1960 registra alcuni dischi come cantante, ma dopo oltre un anno trascorso lontano dalla batteria, Buddy, contravvenendo alle disposizioni dei medici, torna all’attività a lui più congeniale formando prima un piccolo gruppo e poi partecipando con una formazione All Stars a un giro di concerti in Estremo Oriente organizzato dal Dipartimento di Stato. Terminata la tournée, nel 1961 ritorna nell’orchestra di Harry James, rimanendovi fino al 1966 quando decide di formare nuovamente una propria big band. Rich include nel programma dei suoi concerti anche canzoni dei Beatles e di altri famosi gruppi rock come i Doors e gli Who, oltre ad alcune fra le più note composizioni di Burt Bacharach. Contro ogni previsione, l’iniziativa ottiene un grande successo. Nelle file della big band di Rich passano alcuni importanti solisti quali Art Pepper, Pat La Barbera, Sal Nistico, Steve Marcus, Mike Manieri, Danny Hayes e Bob Minter. Ma l’attività di Rich non si limita soltanto a quella di band leader. Nel corso della sua carriera incrocia spesso le bacchette con alcuni dei più grandi batteristi del jazz come Max Roach, Art Blakey, Elvin Jones, Gene Krupa, Kenny Clarke dando vita a esaltanti drum battles. Muore il 2 aprile 1987.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".