Home C'era una volta John Simmons, il bassista di Billie Holiday dato più volte per morto

John Simmons, il bassista di Billie Holiday dato più volte per morto

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Il 19 settembre 1979 a Los Angeles, in California, muore il contrabbassista John Simmons, all’anagrafe John Jacob Simmons, già più volte dato per morto dai media.

Scoperto da John Hammond

Nato ad Haskell, in Oklahoma, il 14 giugno 1918 Simmons inizia la carriera suonando nei night club di Los Angeles e San Diego. Scoperto da John Hammond, viene scritturato nel 1937 dal quartetto di Teddy Wilson del quale all’epoca fanno parte anche Harry James e Red Norvo. Successivamente collabora con Jimmy Bell, Frank Derrick, Johnny Letman, Roy Eldridge e nell’estate del 1941 con Benny Goodman. Dopo aver fatto parte nel 1942 della big band di Louis Armstrong, nel 1945 suona con Eddie Heywood e l’anno seguente con Illinois Jacquet.

Con Billie Holiday

Nel decennio successivo svolge un’intensa attività free-lance collaborando, per dischi e concerti, con Erroll Garner, Sir Charles Thompson, Ben Webster, Maynard Ferguson, con il quartetto di Art Tatum e Roy Eldridge, con Buddy Rich, Harry Edison. Ritiratosi dall’attività, si trasferisce a Los Angeles dove visse lontano dalla musica fino alla morte per infarto. Una curiosità: mentre, durante gli anni Settanta, vengono ristampati alcuni suoi dischi, compresi quelli registrati con Billie Holiday agli inizi della carriera, John Simmons è ripetutamente dato per morto e più di una volta alcune riviste specializzate lo commemorano in anticipo.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".