Il 19 aprile 1944 muore a Los Angeles, in California il clarinettista Jimmie Noone, uno dei più grandi clarinettisti del jazz New Orleans Style.
I primi passi con Bechet
Nato a Cut Off, New Orleans, in Louisiana, il 23 aprile 1895, dopo aver iniziato a suonare la chitarra nel 1905 studia clarinetto con Sidney Bechet e Lorenzo Tio jr. Nella seconda metà degli anni Dieci sostituisce proprio Bechet nell’orchestra di Freddie Keppard, il cornettista più famoso della città. Forma poi una band con Buddy Petit e in seguito si unisce al gruppo di Kid Ory e a quello di Oscar Papa Celestin. Verso la fine del 1917 suona con la Original Creole Band di Keppard al Logan Square di Chicago. Nel 1920 viene scritturato nell’orchestra di Doc Cook, molto famosa a quel tempo. Alla fine del 1926 gli viene offerta dall’Apex Club di Chicago la possibilità di formare un gruppo di studio molto interessante e amalgamato, di cui fanno parte, tra gli altri, sassofonista Joe Poston, il pianista Earl Hines, il chitarrista Bud Scott e il batterista Johnny Wells. Rifiuta poi un’offerta da Cab Calloway per continuare a esibirsi come vedette assoluta al Savoy Ballroom di New York.
Blues for Jimmie
Dopo un periodo passato a Chicago torna a New York verso la fine del 1937 su invito di Lil Hardin, ma sono ormai tempi di revival per il New Orleans Style, e gli ultimi anni di vita di Jimmie Noone si sviluppano entro quella logica. Le puntate in California, dove il vecchio amico Kid Ory lo ospita molto frequentemente, diventano più fitte, anche perché è in quella regione che il revival del jazz di New Orleans si sviluppa con maggiore consistenza. Nel marzo del 1944 mostra qualche problema di salute. Un mese dopo un attacco cardiaco fulmineo e imprevisto lo uccide. Qualche giorno dopo, con Omer Simeon al posto di Noone, Kid Ory suona un emozionante Blues for Jimmie, estremo omaggio a uno dei più grandi clarinettisti della storia del jazz.