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Cos’è l’agricoltura biologica

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L’agricoltura biologica o bioagricoltura è fondamentale per contribuire a nutrire il mondo riducendo l’uso di sostanze chimiche.

L’agricoltura biologica o bioagricoltura è fondamentale per contribuire a nutrire il mondo riducendo l’uso di sostanze chimiche. Nutrire in modo sostenibile una popolazione globale di quasi 8 miliardi è un concetto ampiamente riconosciuto come una delle più grandi sfide del nostro tempo e l’agricoltura biologica, un insieme di pratiche basate sull’equilibrio ecologico e sulla biodiversità, è sempre più considerato come un’importante soluzione a questo enorme problema.

Parliamo di azioni e tecnologie sostenibili, rispettose dell’ambiente e responsabili che possano bilanciare gli aspetti fisici, chimici e biologici del suolo, ripristinare l’equilibrio minerale e microbico nel suolo e aumentare i livelli di carbonio nel suolo per renderlo più fertile.

Tutto ciò è possibile solo combinando e integrando il meglio dell’agricoltura convenzionale e naturale con le migliori innovazioni del settore agricolo: in tal modo vengono infatti ridotti notevolmente gli squilibri e i rischi per la salute sia degli agricoltori che dei consumatori.

 

L’ agricoltura biologica a sostegno della sostenibilità ambientale

 

L’ agricoltura biologica è un approccio alla coltivazione che si basa su principi ecologici e sostenibili e il cui obiettivo è produrre cibo in modo sano e rispettoso dell’ambiente, evitando l’uso di pesticidi chimici, fertilizzanti sintetici e organismi geneticamente modificati. Pratiche comuni all’agricoltura biologica sono, appunto, il divieto di utilizzo di tali pesticidi e fertilizzanti di origine chimica che vengono sostituiti invece da metodi naturali per proteggere le colture, come il controllo biologico dei parassiti, la rotazione delle colture, l’utilizzo di fertilizzanti organici come il compost e la promozione della biodiversità.

L’agricoltura biologica è stata adottata in tutto il mondo come risposta alla crescente preoccupazione per la sostenibilità ambientale e la salute umana.

Le pratiche agricole sostenibili integrate per affrontare le sfide dell’agricoltura mondiale

Anche se fornire cibo di qualità a tutti con risorse in costante diminuzione rappresenta, di fatto, la sfida più grande, la sostenibilità e l’efficienza sono senza dubbio due dei principali bisogni e preoccupazioni universali per l’agricoltura e per la popolazione mondiale.

Una cosa importante su cui concentrarsi è tornare ai principi delle pratiche agricole tradizionali del passato sfruttando al tempo stesso la tecnologia moderna. Bioagricoltura in combinazione con pratiche agricole innovative può essere la risposta a molti dei problemi di salute del suolo e delle piante.

La salute del suolo è infatti la madre di tutto nell’agricoltura ed è necessario rivisitare questo concetto della natura per rispettare le risorse naturali e utilizzarle con giudizio al fine di ottenere il massimo rendimento. Oggi l’agricoltura deve essere sostenibile, efficiente, soddisfacente per i consumatori e rispettosa dell’ambiente.

L’innovazione costituisce la spina dorsale di qualsiasi azienda e l’agricoltura non fa eccezione. L’uso dell’intelligenza artificiale, delle nanotecnologie, del GPS per l’agricoltura, della robotica, dell’IoT e di altre sperimentazioni che via via stanno prendendo piede, hanno la capacità di rinnovare in modo intelligente e sostenibile l’agricoltura. Detto questo, innovazione non significa sempre creare qualcosa che prima non è mai esistito; vuol dire anche applicazione in modo differente di concetti o tecnologie esistenti per risolvere un problema irrisolto. Indubbiamente, abbiamo bisogno di continue innovazioni per raggiungere i nostri obiettivi di sostenibilità e sicurezza alimentare, ma abbiamo anche bisogno di nuove idee per utilizzare le innovazioni esistenti in modi diversi e migliori. Ciò si può definire come pratiche agricole sostenibili integrate.

La differenza tra agricoltura biologica e coltivazione organica

L’agricoltura biologica e la coltivazione organica sono due metodi di coltivazione che mirano a ridurre al minimo l’impatto sull’ambiente e produrre alimenti più sani e nutrienti. Sebbene entrambi i metodi siano simili, ci sono alcune differenze fondamentali tra loro.

L’agricoltura biologica è un metodo di coltivazione che non utilizza fertilizzanti sintetici o pesticidi. Si affida invece a metodi naturali per promuovere la crescita delle piante e controllare i parassiti ed enfatizza l’uso della rotazione delle colture, del riciclo dei rifiuti organici, delle colture di copertura e del compostaggio per creare suoli sani e mantenere la biodiversità.

Uno dei principali vantaggi dell’agricoltura biologica è che produce alimenti privi di sostanze chimiche di sintesi e questo è particolarmente importante per i consumatori che si preoccupato degli effetti a lungo termine dell’esposizione a pesticidi e altre sostanze chimiche sulla propria salute.

La coltivazione organica, invece, conosciuta anche come agricoltura biodinamica, è un metodo di coltivazione che è simile in molti modi all’agricoltura biologica. Tuttavia, viene adottato in questo caso un approccio più olistico, incorporando pratiche progettate per promuovere la salute e il benessere dell’intero ecosistema agricolo.

L’agricoltura biologica è spesso considerata più sostenibile perché adotta un approccio più completo. Concentrandosi sulla salute e sul benessere dell’intero ecosistema agricolo, l’agricoltura biologica può produrre piante più sane, ridurre la necessità di input sintetici e promuovere la sostenibilità a lungo termine. Inoltre, l’agricoltura biologica può anche essere più resiliente ai cambiamenti climatici perché si concentra sulla costruzione di suoli che possano resistere meglio alla siccità e ad altri eventi meteorologici estremi.