Home C'era una volta Jody Williams, l’addio e il ritorno di un bluesman

Jody Williams, l’addio e il ritorno di un bluesman

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Il 3 febbraio 1935 a Mobile, in Alabama, nasce il cantante e chitarrista blues Jody Williams il cui nome vero è Joseph Leon Williams.

L’inizio con Bo Diddley

Trasferitosi giovanissimo a Chicago con la sua famiglia, inizia dapprima a suonare l’armonica a bocca e, verso il 1949, la chitarra. Nel 1951 suona con la futura stella del rock & roll Bo Diddley ed effettua una serie di concerti a fianco del californiano Charles Brown. Tra il 1954 e il 1955 è con J.B. Hutto e poi con Howlin’ Wolf, finalmente in veste di chitarra solista. Nel 1956 entra a far parte del gruppo di Billy Boy Arnold e nello stesso anno di quello di Memphis Slim. Tra il 1957 e il 1958 è con il chitarrista Otis Rush in un giro di esibizioni nel Sud, che tocca la Florida, la Georgia ed il Mississippi e finisce col prodursi nel prestigioso Apollo Theatre di Harlem a New York. È un periodo questo nel quale si esibisce anche con Earl Hooker, Ahmad Jamal e Buddy Monrow.

Meglio uno stipendio…

Nello stesso periodo si dadica agli studi di elettronica che in un primo tempo non gl’impediscono di esibirsi nei locali chicagoani e di incidere dischi, ma poi, dopo aver ottenuto un impiego nella Rank Xerox, decide di abbandonare il blues. Uno stipendio sicuro è preferibile all’incertezza della musica. È una perdita non marginale per gli appassionati di questa musica, ma non sarà per sempre. Alcuni decenni dopo, andato in pensione, Williams prende in considerazione l’idea di riprendere in mano la sua chitarra. Nel marzo 2000 assiste a un’esibizione del suo vecchio amico Robert Lockwood Jr. e prova nostalgia per la musica e l’ambiente. Torna a suonare in pubblico nel giugno 2000 durante il Chicago Blues Festival. Williams continuato poi a esibirsi in tutto il mondo fino al 2014, principalmente in grandi festival blues. A fermarlo arriva un cancro che lo costringe a ridurre l’attività fino alla morte che avviene il 1° dicembre 2018.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".