Le energie rinnovabili rappresentano il futuro del nostro approccio alla produzione e al consumo di energia. In un’epoca in cui le preoccupazioni per i cambiamenti climatici stanno diventando sempre più pressanti, la transizione verso fonti di energia più pulite e sostenibili è imperativa. Il vento, il sole, l’acqua: queste fonti di energia inesauribili possono sostituire il nostro attuale affidamento su combustibili fossili, riducendo significativamente le emissioni di gas a effetto serra. Nel futuro, possiamo aspettarci che tecnologie emergenti come il fotovoltaico e l’eolico diventino sempre più efficienti, rendendo l’energia rinnovabile la norma piuttosto che l’eccezione. E con l’adozione di politiche favorevoli e l’investimento nella ricerca, abbiamo tutte le possibilità di creare un futuro energetico più pulito e sostenibile.
Le prospettive nel 2022
Nell’articolo del Wall Street Journal intitolato “The Next Bets for Renewable Energy” vengono discusse alcune iniziative innovative che le aziende stanno adottando per sfruttare le energie rinnovabili tradizionali. Queste includono enormi aquiloni che trainano le navi utilizzando l’energia eolica, dispositivi galleggianti agganciati ai pontili che generano elettricità dalle onde e altre nuove tecnologie.
L’articolo mette in evidenza l’impulso a spostare questi progetti dalla ricerca e sviluppo alla fase commerciale, in linea con l’endorsement dei leader mondiali verso gli obiettivi climatici. Viene anche menzionato l’obiettivo di raggiungere la neutralità carbonica, ovvero di bilanciare le emissioni prodotte e rimosse dall’atmosfera.
Alcuni esempi di possibilità sperimentali includono satelliti che inviano energia solare alla Terra e turbine subacquee che sfruttano i movimenti delle maree.
Thailandia: un nuovo alleato?
Nel corso del recentissimo Forbes Global CEO Conference, Harald Link, presidente del gruppo B.Grimm, ha presentato un piano ambizioso del valore di 2 miliardi di dollari, per una crescita esponenziale e sostenibile dell’azienda thailandese, vecchia di 145 anni. Dopo tre decenni di solida presenza nel settore energetico thailandese, B.Grimm sta avviando un’espansione massiccia per catturare le opportunità di crescita nell’energia rinnovabile al di fuori della sua base di casa. Link prevede di raddoppiare i progetti rinnovabili nel suo portafoglio, incluso il vento, il solare e l’idroelettrico, portandoli al 50% della sua capacità energetica. Questa mossa fa parte di un audace piano da 70 miliardi di baht (2 miliardi di dollari) per aumentare la capacità totale di produzione di B.Grimm Power a 10.000 megawatt (MW) entro il 2030, rispetto ai 3.830MW attuali. L’obiettivo è anche quello di raggiungere emissioni nette di carbonio pari a zero entro il 2050. Nonostante la forte concorrenza nel mercato energetico locale e la crescente domanda di energia pulita e affidabile in Asia e altrove, Link è convinto che la transizione a una produzione di energia più pulita e verde sia l’unica strada da percorrere. B.Grimm sta anche cercando di diversificare le sue fonti di finanziamento, esplorando opzioni come i green bond e i bond perpetui. A dispetto delle sfide, Link è ottimista sul futuro di B.Grimm e sta già preparando sua figlia Caroline per assumere la guida del gruppo.
La più grande scommessa di sempre
La più grande scommessa mondiale sul piano delle energie sostenibili è attualmente rappresentata dall’impegno dell’Unione Europea (UE) con il suo “Green Deal“. L’obiettivo del Green Deal è trasformare l’UE in una economia moderna, efficiente e competitiva, dove non ci saranno emissioni nette di gas serra entro il 2050 e la crescita economica sarà dissociata dal consumo di risorse. Entro il 2025, l’UE prevede di aver ridotto le emissioni di gas a effetto serra del 40% rispetto ai livelli del 1990, di avere almeno il 32% della sua energia proveniente da fonti rinnovabili e di avere incrementato del 32,5% l’efficienza energetica rispetto ai livelli attuali. L’UE sta lavorando per attuare questa ambiziosa roadmap attraverso una serie di politiche e iniziative, tra cui la promozione dell’efficienza energetica, l’incremento dell’uso di energie rinnovabili, e la riduzione delle emissioni di carbonio. Questo piano prevede anche un sostanziale investimento finanziario per stimolare la transizione verso un’economia più pulita e più verde, rendendo il Green Deal la più grande scommessa sul piano di energie sostenibili.
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Conclusione
In conclusione, l’Unione Europea con il suo “Green Deal” sta dando un esempio globale di come la transizione verso l’energia verde non solo sia una necessità per la sostenibilità ambientale, ma possa anche essere un motore di crescita economica. Questo impegno ampio e ambizioso richiede uno sforzo collettivo e investimenti significativi, ma le ricompense sono immense. Non solo potremmo vedere una riduzione significativa delle emissioni di gas serra, ma potremmo anche testimoniare la nascita di un nuovo modello di economia verde, efficiente e resiliente, che potrebbe essere un faro per altri paesi nel loro percorso verso la sostenibilità.