Il 7 ottobre 1940 nasce a Marsiglia, in Francia, il sassofonista e clarinettista nonché flautista André Jaume, tra i protagonisti del jazz d’oltralpe.
Il viaggio in Africa
Jaume inizia a studiare il clarinetto all’età di sedici anni, poi scopre il jazz, si appassiona e nel 1960 sceglie il sassofono. Recatosi nell’Africa nera per arricchire il suo repertorio viene affascinato dall’atmosfera, dalle persone e dal clima che respira in quell’immenso continente. Il suo viaggio, che doveva durare qualche mese, si alluna a un periodo di quattro anni nei quali abbandona anche la musica. Tornato in patria suona a Marsiglia con il pianista Fred Ramamonjiarisoa e nel 1966 torna a frequentare i corsi del conservatorio nella classe di jazz di Guy Lognon. Nello stesso periodo lavora anche con il regista teatrale Antoine Bourseiller.
Instancabile sperimentatore
Nel 1970 forma un proprio gruppo che dura poco perché nel 1972 entra a far parte di una grande orchestra diretta da Barre Philips. Irrequieto e sperimentatore, nel 1974 forma il gruppo Tanalaha. Nel 1976 si unisce all’orchestra di Jef Gilson nelle sue due versioni, quella con la formazione ridotta e quella con la grande. Successivamente si esibisce in duo con il chitarrista Raymond Boni prima di passareal Groupe de Musique Expérimentale di Marsiglia. Specialista di clarinetto, di clarinetto basso, di flauto e di sax soprano, alto e tenore, suona anche con Gunter Hampel, Steve McCall, Byard Lancaster, incidendo inoltre vari dischi anche a proprio nome.