Home C'era una volta Mike Nock, il pianista vagabondo

Mike Nock, il pianista vagabondo

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Il 27 settembre 1940 a Christchurch, in Nuova Zelanda, nasce il pianista Mike Nock il cui vero nome è Michael Anthony Nock.

Una precoce passione

Quando è ancora bambino riceve dal padre le prima lezioni di musica. Giovanissimo verso la metà degli anni Cinquanta suona in un trio in Australia prima di trasferirsi a Boston nel 1961 per seguire i corsi della Berklee School of Music. Tra il 1962 e il 1963 suona al Lennie’s di Boston, accompagnando noti jazzisti di passaggio tra cui Coleman Hawkins; dopo aver fatto parte del gruppo di Yusef Lateef, con il quale registra alcuni brani.

L’interesse per l’elettronica

Tra il 1964 e il 1965, si stabilisce a New York, dove suona con musicisti di stile diversissimo: Wild Bill Davison, Sonny Stitt, Stanley Turrentine, Art Blakey, Booker Ervin, Freddie Hubbard, Sam Rivers, Steve Marcus e altri. Il continuo vagabondare da un gruppo all’altro sembra interrompersi quando entra nella formazione di John Handy con la quale si trasferisce a San Francisco. Qui, nel 1968, formato i Fourth Way con Michael White, Cecil McBee e altri. Nel 1971, dopo lo scioglimento dei Fourth Way, rivolge il suo interesse agli strumenti elettronici incidendo vari dischi con propri gruppi e da solo…

 

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".