Home C'era una volta Eddy Palermo, il chitarrista innamorato del Brasile

Eddy Palermo, il chitarrista innamorato del Brasile

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Il 10 giugno 1956 nasce a Roma il chitarrista Edoardo Palermo detto Eddy, uno dei protagonisti del jazz italiano più recente.

La scoperta del jazz

A dieci anni Eddy inizia lo studio della chitarra come autodidatta. A dodici fa le prime esperienze con gruppi di rhythm & blues. Successivamente si appassiona alla musica jazz scoperta attraverso i dischi. L’esordio professionale avviene nel 1977 prendendo parte a una tournée con Lilian Terry seguita subito da concerti in alcuni locali jazz di Roma. Nel 1978 si esibisce in varie jam session con musicisti quali Massimo Urbani, Tony Scott, Enrico Pieranunzi, Riccardo Del Fra. Nello stesso anno inizia anche a insegnare presso la Scuola di Jazz del Centro St. Louis. Il 1979 dà avita a un proprio trio con Del Fra ed Ettore Fioravanti alla batteria senza rinunciare a collaborazioni con artisti come Urbani, Aldo Iosue, Giulio Ferrarin, Ettore Gentile, ecc.

L’amore per il Brasile

Nel 1980 sostituisce nel suo trio Del Fra con Mauro Dolci. Va poi in tournée con Chet Baker e successivamente entra a far parte dei Jazz Makers, un quartetto diretto da Gegé Munari ed Enzo Scoppa. Nel 1981 continua col trio e con i Jazz Makers; incide il suo primo disco (come leader) con Alessio Ursio e Fioravanti; in occasione di un concerto tenuto al St. Louis da Jim Hall ha modo di presentarsi in duo con questo musicista. Nel 1998 si trasferisce alcuni anni in Brasile dove oltre a far evolvere il suo stile in una fusione tra cultura jazzistica e ritmi brasiliani, collabora con alcuni grandi personaggi della scena musicale di quel paese quali Mauricio Einhorn, Josè Roberto Bertrami, Roberto Menescal, Pery Ribeiro e Toninho Horta. Con quest’ultimo registra anche l’album Brincando.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".