Home C'era una volta Tony Jackson, pianista di ragtime

Tony Jackson, pianista di ragtime

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Il 5 giugno 1876 nasce a New Orleans, in Louisiana, il pianista e cantante Anthony Jackson conosciuto come Tony

Il successo nei bordelli

Alla fine dell’Ottocento è uno dei più celebri pianisti di ragtime. Suona nei più rinomati bordelli di New Orleans a cominciare dalla Mahogany Hall fino a quando viene scritturato dalla Adam Olivier’s Orchestra dove ha come partner il giovane Bunk Johnson. Nel 1904 suona a Louisville, nel Kentucky, prima di associarsi a Glover Compton con il quale dà vita a un lungo e fruttuoso sodalizio. Nel 1905 lascia New Orleans per esibirsi come pianista e cantante solista a Chicago e a New York riscuotendo un notevole successo grazie anche alle sue rilevanti doti di showman, senza peraltro mai sciogliere il connubio con Glover Compton con il quale suona per parecchio tempo al club Elite N° 1 di Chicago.

Pretty Baby

In seguito suona come pianista-accompagnatore delle Whiteman Sisters, prima di ottenere, tra il 1916 e il 1917, un importante ingaggio al celebre De Luxe Café, uno dei più rinomati cabaret della Windy City, in occasione del quale forma una sua orchestra prestigiosa avvalendosi dell’apporto di illustri personaggi quali Freddie Keppard, Lorenzo Tio, Wellman Braud e Sidney Bechet. Nei suoi ultimi anni di vita si esibisce regolarmente al Pekin Café sempre di Chicago come solista. I giudizi altamente elogiativi espressi sul suo conto da tutti i musicisti di New Orleans che lo hanno ascoltato dal vivo, a cominciare da Jelly Roll Morton, lo collocano tra i primi importanti pianisti di ragtime. Tra le sue opere più significative c’è anche Pretty Baby, portata al successo da Jelly Roll. Muore a Chicago il 20 aprile 1921.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".