Home C'era una volta Tommy Turrentine, mi ritiro ma non troppo

Tommy Turrentine, mi ritiro ma non troppo

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Il 22 aprile 1928 a Pittsburgh, in Pennsylvania, nasce il trombettista e compositore swing e hard bop Thomas Walter Turrentine jr, detto Tommy.

Gli inizi con Mingus

Tommy inizia la carriera negli anni Cinquanta suonando nel Jazz Workshop di Charlie Mingus e poi nel quintetto di Max Roach. Nel decennio successivo dà vita a un quintetto con il sassofonista Lou Donaldson e svolge un’intensa attività di free-lance nell’area di New York registrando al fianco di musicisti come Jackie McLean, Sonny Clark, Horace Parlan. Turrentine registra solo un album a suo nome negli anni Sessanta prima di annunciare la sua decisione di ritirarsi dalle scene.

Un ritiro mai avvenuto

Tommy Turrentine negli anni Settanta vive con sua moglie Jane sulla West 82nd Street a New York City, una strada che in quel periodo ospita molti protagonisti della scena jazz, tra cui Tommy Flanagan e Pharoah Sanders. Pur restando poco attivo non dà seguito completamente alla decisione di ritirarsi. Nell’estate del 1979, per esempio, fa parte dei trombettisti che suonano al Village Gate per un tributo a Blue Mitchell, morto all’inizio di quell’anno. Partecipa anche alla registrazione dell’album del 1989 Blue Delight del tastierista Sun Ra. Colpito da un tumore muore il 13 maggio 1997.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".