Home C'era una volta Joe Romano, un sax per molte orchestre

Joe Romano, un sax per molte orchestre

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Il 17 aprile 1932 a Rochester, New York, nasce il sassofonista Joseph Romano, da tutti chiamato e conosciuto come Joe

L’incontro con Woody Herman

Romano inizia a esibirsi a quattordici anni con orchestre locali, dopo aver studiato il sax alto a otto anni e il clarinetto alla Eastman School dai dieci ai dodici anni. Nel 1956 dopo il congedo dal servizio militare, incontra Woody Herman. Tra i due nasce un rapporto artistico intenso tanto che Joe suona a più riprese con le sue formazioni per circa dieci anni incidendo per Philips e partecipando ai festival di Monterey, Newport, ecc.

Esperienze molteplici e diverse

Durante gli anni Sessanta suona e incide con i gruppi di Chuck Mangione, Sam Noto e Buddy Rich. Nel 1970 dopo una breve collaborazione con Stan Kenton e si unisce al gruppo di Les Brown con il quale resta fino al 1972 prima di dedicarsi alla attività di free-lance. Nel corso degli anni Settanta suona con il National Jazz Ensemble di Chuck Israels e con le orchestre di Thad Jones e Mel Lewis. Muore il 26 novembre 2008.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".