Il 25 marzo 2008 la casa automobilistica indiana Tata Motors chiude l’accordo per acquistare dalla statunitense Ford i marchi Jaguar e Land Rover.
Una gestione pessima
In molti definiscono questa soluzione come “la rivincita dell’ex colonia sugli ex colonizzatori”. L’operazione costata 2,6 miliardi di dollari e arrivata alla fine di una trattativa lunghissima segna l’ennesimo fallimento di Ford nella gestione di altri marchi.
Niente stravolgimenti
Annunciando l’accordo Ratan Tata, il leader del gruppo indiano, dichiara che non ci saranno stravolgimenti: «La nostra intenzione è quella di conservare l’immagine, il prestigio e la tradizione dei due marchi. La nostra sfida è quella di farli crescere e prosperare». Le condizioni dell’accordo prevedono che Tata si assuma le passività derivanti dai pensionamenti e continui a rifornirsi di motori, carrozzerie e altri sistemi dagli stabilimenti della Ford a Bridgend, in Galles, e a Dagenham, nei pressi di Londra.