Home C'era una volta Epstein diventa il manager dei Beatles

Epstein diventa il manager dei Beatles

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Il 23 dicembre 1961 Brian Epstein fa il grande salto: da titolare di un negozio di dischi si tramuta in manager dei quasi sconosciuti Beatles.

Fondamentalmente un fan

Fin dall’inizio la relazione fra lui e la band non è un normale rapporto manager-cliente. Lui fondamentalmente è un fan dei Beatles. Pur non sapendo nulla del funzionamento del mercato discografico si impegna nel nuovo ruolo con un’intensità non comune. Pochi giorni dopo la stipula del contratto convince Mike Smith della Decca a fare un salto a Liverpool per ascoltarli. Contemporaneamente inizia a compilare una lunga serie di regole per migliorare soprattutto la qualità scenica dei suoi “ragazzi”.

L’audizione alla Decca

Nella famosa audizione per la Decca i Beatles si esibiscono in una selezione di classici (tra cui ‘Till there was you e The sheikh of Araby), con l’aggiunta di tre brani composti da loro. Mike Smith non si sbottona anche se, messo sotto pressione da Epstein, esprime una certa soddisfazione. In realtà i quattro non lo hanno convinto. Alla fine la Decca deciderà che i Beatles non le interessano. Lo stesso fanno anche la Pye, la Philips, la Columbia e la HMV. Proprio in quei primi mesi del 1962 ricchi di delusioni Epstein metterà le basi per una storia incredibile.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".