Nell’era digitale in cui viviamo, da un po’ di tempo a questa parte si è fatta spazio la necessità di indagare il rapporto fra i valori sociali e ambientali con l’universo di internet, il quale sovente diviene l’arena ideale per trattare queste tematiche.
Lo sviluppo sostenibile è quel fenomeno che, attraverso un insieme di misure e azioni, consentirà alla nuova generazione di soddisfare i propri bisogni senza precluderli a coloro che verranno in futuro.
Si tratta di un atto che è sinonimo di responsabilità e che viene declinato in vari settori, da quello ambientale a quello lavorativo, in una sorta di dimensione compartecipativa sociale, dove ognuno nel suo piccolo può fare qualcosa.
Ecco dunque che il web diventa un fattore determinante per incentivare queste dinamiche sostenibili e la tecnologia diventa l’inaspettata alleata della natura.
Fra digitalizzazione e sostenibilità
La tendenza delle nuove tecnologie è quella di andare avanti senza mai fermarsi: si tratta di un processo inarrestabile, ma esso può nuocere o giovare al nostro pianeta? Si è discusso largamente di questo topic, dimenticando spesso che le macchine non sono semplici strumenti, in quanto ormai il mondo digitale è diventato un sistema complesso, integrato a tutti gli effetti nelle nostre vite quotidiane.
All’interno della digitalizzazione troviamo i big data, l’intelligenza artificiale, la connettività, la robotica, le blockchain… un fenomeno così vasto che il suo impatto può essere paragonato solo a quello che portò la rivoluzione industriale.
Partendo dal territorio e dai centri urbani dove viviamo, utilizzando i tool che la digitalizzazione fornisce, si è in grado di individuare in modo più veloce gli interventi da attuare, ma anche di prevedere alcuni eventi, si pensi per esempio alla previsione di terremoti o cataclismi climatici.
Grazie ai device è più facile monitorare l’ambiente, anzi proteggerlo diviene una sorta di azione partecipativa.
Calzante è l’esempio dell’automobilista che, passando per strada, vede un incendio e manda direttamente la posizione ai vigili del fuoco.
La sostenibilità fra le mura di casa
La sostenibilità derivante dalla digitalizzazione non è visibile solo all’esterno, ma anche fra le mura di casa. L’introduzione della domotica e dell’intelligenza artificiale nella gestione delle abitazioni e degli edifici pubblici, permette di economizzare sulle risorse energetiche, grazie a un’intelligente gestione dell’edificio, del tutto automatizzata. Attualmente è in atto una transizione che sposterà la domotica su scala più grande: negli spazi comuni, negli alberghi, nelle aziende eccetera.
Acqua, riscaldamento e luci, possono essere impostate e accese quanto basta, evitando sprechi e diminuendo la spesa in bolletta.
Il tutto grazie a un device e a una connessione internet. I cambiamenti climatici e le risorse energetiche sono temi scottanti, che interessano sempre più persone, le quali diventano consapevoli che se non amministrate bene, le risorse naturali accorceranno il futuro del nostro pianeta e quello delle prossime generazioni: proprio per rispondere a questo sentiment comune, le istituzioni e la politica hanno iniziato a muoversi verso leggi e iniziative a favore dello sviluppo sostenibile.
Il pressing verso gli obiettivi sostenibili è partito dal basso e da internet, inoltre spesso è in diretta controtendenza con le cosiddette leggi del profitto.
L’economia di internet
Il sistema blockchain sta rivoluzionando pian piano il concetto tradizionale di economia, grazie all’introduzione delle criptovalute e al concetto di un mercato più libero e partecipativo, nonché con economia decentralizzata. Si tratta di un cambiamento che molti fanno fatica ad accettare o addirittura osteggiano, ma ancora una volta è inevitabile.
La digitalizzazione, favorisce anche un maggior ordine naturale e sociale, in quanto aiuta a realizzare contesti di vita più sostenibili, dove i processi di produzione sono più attenti e meno inquinanti, fondati su un’economia circolare.
Non solo: internet aiuta a combattere gli sprechi alimentari, dando la possibilità a ristoranti e attività di donare alla gente l’enorme quantità di cibo scartata a fine giornata, che altrimenti finirebbe nella spazzatura.
Grazie al web, le persone hanno modificato il modo in cui fanno acquisiti: tramite i motori di ricerca, è possibile informarsi sulle caratteristiche di un determinato prodotto, sulla filiera industriale e altri dettagli che consentono di individuarne il livello di sostenibilità.
Ne è un ottimo esempio il boom dei prodotti biologici nel settore del benessere e cura della persona: i brand percepiscono che dall’altra parte dello schermo c’è un consumatore più esigente, che non vuole solo un prodotto dalla buona resa, ma realizzato in maniera sostenibile sia nella formulazione che nella confezione.
L’esempio dell’intrattenimento e dei casino online
Anche il mondo dell’intrattenimento, apparentemente lontano da quelle che potrebbero essere le questioni ambientali e non, si è reso conto che gli utenti vogliono qualcosa di più del divertimento.
In particolare, i casinò hanno preso a cuore la causa, trasferendosi online con una serie di servizi che nulla hanno da invidiare a un casinò dal vivo. Con la differenza che non occorre più un’ingente quantità di energia per alimentare slot machine, luci e macchinari vari.
Le slot online e le esperienze di gioco, sempre più realistiche, sono a disposizione di tutti in ogni momento: non occorre salire in auto o prendere un mezzo per raggiungerli, perché basta accendere il pc o aprire un’applicazione sullo smartphone.
Secondo le stime, un casinò fisico consuma circa 250 watt per ogni singola slot equivalenti a 400 chilometri percorsi in auto, per non parlare dell’inquinamento acustico e luminoso che generano nell’ambiente.
Insomma, è evidente che un casinò online limiti i danni ambientali rispetto a quelli reali che, come quelli di Las Vegas, sono in grado di consumare il 30% dell’energia dell’intera città.
Dobbiamo inoltre aggiungere, però, che qualcosa, per fortuna, si sta muovendo. Ad esempio in Nevada alcuni grandi gruppi hanno deciso di intraprendere la strada delle energie rinnovabili con quella solare ed eolica tanto che il 10 anni sono riusciti a diminuire di oltre 60mila tonnellate la produzione di anidride carbonica.
E’ senz’altro soltanto un primo passo ma un buon esempio che spingerà anche tutti gli altri, non solo negli Stati Uniti, ad impegnarsi per preservare l’ambiente.
Il ruolo del web nell’informazione
Come non citare, all’interno del dibattito sulla sostenibilità, il peso del web nel veicolare nuove battaglie e ideologie? Simile a un’enorme cassa di risonanza, la rete è diventata l’insospettabile palcoscenico che ha permesso alle persone comuni (si pensi alla stessa Greta Thunberg) di alzare la voce e di attirare l’attenzione dei leader mondiali su temi di interesse ambientale.
Questa nuova tendenza che ci vuole più attenti alle tematiche ambientali, ha preso dapprima forma sui social e nelle discussioni dei forum online, per poi dilagare nella nostra realtà.
Ecco dunque che il potere di internet nell’ambito dell’informazione diviene lampante ed è importante sottolineare le possibilità di dialogo che offre il web, mettendo in contatto tra di loro utenti e menti che sono in grado di dar vita a un vero e proprio movimento pro sostenibilità.
I recettori principali di questo meccanismo sono le nuove generazioni, coloro che conoscono meglio le dinamiche utili a sposare i concetti di tecnologia e sostenibilità.
L’impressione generale è che si sia creata una vera e propria “corsa contro il tempo”, in cui bisogna correre ai ripari prima che la situazione divenga irrecuperabile: i più pessimisti sostengono già sia tardi, ma la maggior parte delle persone, giovani e meno giovani, grazie al web ha accresciuto la propria sensibilità verso queste cause. I cambiamenti necessari sono complessi e a volte difficili da attuare su scala globale, ma la tecnologia può essere la chiave di volta per velocizzarli.