Home C'era una volta Al Gafa, il jazzista che arriva dal rock

Al Gafa, il jazzista che arriva dal rock

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Il 9 aprile 1941 nasce a Brooklyn, New York, il chitarrista Al Gafa, all’anagrafe Alexander Gafa.

Le prime esperienze

Autodidatta, fa le sue prime esperienze professionali lavorando come musicista rock in studi musicali di New York dal 1964 al 1969. In questo periodo ha occasione di suonare con i più diversi gruppi, da quello di Kai Winding a quello di Sam Donahue, dall’orchestra di Michel Legrand all’ensemble di Sammy Davis. Dal 1970 al 1971 è il direttore musicale di Carmen McRae e nello stesso anno viene ingaggiato da Dizzy Gillespie per suonare in sestetto. È questa la sua prima apparizione in campo jazzistico, sia come solista che come compositore, e l’amicizia di Dizzy gli permette di farsi conoscere in tournée e in diversi festival come quelli di Newport, Monterey, Chateauvallon, Perugia, nonché in show televisivi.

Il primo disco

L’esordio discografico avviene nel novembre 1975 per la Pablo, sempre con Gillespie, in Bahiana nel quale firmare composizioni come Barcelona, In the Land of the Living Dead, Behind the Moonbeam, Pelé. Incide con Carmen McRae Little Lovin’, con Mike Longo Matrix e The Awakening, con Duke Pearson The Phantom e How Insensitive e, con un quintetto sotto suo nome, per la Pablo Leblon Beach nel 1976. Stilisticamente influenzato da Wes Montgomery e Johnny Smith con il passare degli anni suona soprattutto in studi d’incisione e in club.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".