Il 17 marzo 1924 nasce a Cambridge, nel Massachusetts, il chitarrista Chet Kruley, registrato all’anagrafe con il nome di Chester Krolewicz, l’unico musicista bianco ad aver superato all’inverso la cosiddetta “barriera del colore” nell’epoca d’oro delle grandi orchestre
Guai a mescolarsi
Il clima dell’epoca è noto. Non sono viste di buon’occhio le commistioni tra bianchi e neri negli Stati Uniti degli anni Quaranta. In quel periodo infatti sono ancora molti gli stati che negano i diritti civili agli eredi degli schiavi africano. Le mescole sono viste con il fumo negli occhi anche negli ambienti considerati più aperti come quello del jazz. Se qualche raro musicista nero trova spazio nelle orchestre bianche, il contrario non sembra neppure ipotizzabile.
L’ingaggio di Fletcher
Per questa ragione fa molto scalpore nel 1943 l’ingaggio di Chet Kruley, reduce da un’esperienza nel trio di Nat Pierce, da parte dell’orchestra di Fletcher Henderson. L’avventura non dura molto e il chitarrista, dopo un periodo difficile, accetta di suonare in vari gruppi di standard. Alla fine decide di chiudere con la professione e si ritira dedicandosi all’insegnamento. Fra i suoi allievi ci sarà anche Gabor Szabo. Muore il 27 novembre 2013.