Home C'era una volta Joe Benjamin, fedele al contrabbasso

Joe Benjamin, fedele al contrabbasso

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Il 4 novembre 1919 ad Atlantic City, nel New Jersey, nasce il bassista Joe Benjamin registrato all’anagrafe con il nome di Joseph Rupert

Gli inizi al violino

Joe Benjamin inizia giovanissimo gli studi musicali dedicandosi inizialmente al violino sotto la guida di Hal Johnson e passando poi al contrabbasso al quale rimane poi fedele per il resto della vita. Strumentista di grandi possibilità tecniche e accompagnatore di notevole sensibilità, conosce il momento di maggior gloria nel gennaio del 1951 quando ha occasione di partecipare con l’orchestra di Duke Ellington a un memorabile concerto alla Metropolitan Opera House nel quale ricopre il ruolo di secondo bassista.

Una carriere intensa

Componente della band di Jimmy Lunceford, Billy Moore jr., Mercer Ellington, Billy Taylor, Artie Shaw, Fletcher Henderson, Lena Horne, Sy Oliver, Ellis Larkins e moltissimi altri leader, nel 1953 partecipa a una leggendaria tournée con Sarah Vaughan con la quale incide anche una lunga serie di brani eccellenti. Muore a Livingstone, nello Zimbabwe, il 26 gennaio 1974. La causa della morte è attribuita a una crisi cardiaca, probabile conseguenza di un incidente automobilistico nel quale era rimasto coinvolto qualche settimana prima.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".