Home C'era una volta Charles Walker e l’incerta vita di un bluesman

Charles Walker e l’incerta vita di un bluesman

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Il 26 luglio 1922 nasce a Macon, in Georgia,il bluesman Charles Walker. Per qualche tempo si esibisce ai bordi delle strade e in piccoli locali.

I primi successi

Il salto di qualità avviene a partire dal 1955, quando riesce ad avere alcune regolari scritture nei locali di New York e del New Jersey. In quel periodo viene accompagnato generalmente da Lee Roy Little al piano e da Buster Brown all’armonica a bocca. Nel 1956 registra il suo primo disco per la Holiday, e nel 1959, con It ain’t right, inciso per la Vest, ha le prime soddisfazioni economiche. Ottiene infatti un grande successo ed una lunga serie di scritture nei locali di Harlem.

Il ritorno in scena

Nel 1966 quando il blues non gode più delle preferenze del pubblico sceglie di chiudere la sua carriera di musicista professionale. Non è una scelta definitiva. Sull’onda di un rinnovato interesse per la sua musica ritorna di fronte al pubblico solo nel 1971. Incide qualche disco e suona in qualche serata di blues ad Harlem nei locali di un tempo, anche se non riesce a raggiungere più i livelli di popolarità ottenuta nel 1959. Colpito da un male incurabile ai polmoni muore a New York il 23 giugno 1975.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".