Il Corbezzolo? Ha numerose proprietà e, a proposito delle sue origini, si narra che sia la pianta che allontana le Streghe nella notte di san Giovanni.
Il Nome Scientifico del Corbezzolo è Arbutus Unedo, il termine “Arbutus” proviene dall’antica Lingua Celtica dove ar sta per aspro e butus significa cespuglio. “Unedo” ha origine invece dal latino unus, ovvero uno, ed edo: mangio, dall’appellativo esteso “unum tantum edo” che significa “ne mangio soltanto uno”.
Questo nome venne dato all’albero di Corbezzolo da Plinio il Vecchio, il quale non apprezzava particolarmente il gusto un po’ insipido dei suoi frutti e non ne avrebbe appunto mai mangiato più di uno! E’ una pianta sempreverde il Corbezzolo è simbolo di Immortalità ed Eternità e la sua presenza è caratteristica di varie usanze funebri antiche.
Nell’Eneide Virgilio ne parla a proposito delle esequie di Pallante e ci racconta che era tradizione posare ramoscelli di Corbezzolo sulle tombe dei propri cari.
La pianta è simbolo di ospitalità, secondo un’antica tradizione ligure era considerato gesto di grande ospitalità porre un ramoscello di Corbezzolo sulla porta d’ingresso per accogliere gli ospiti in arrivo, ma rappresenta anche la stima ed è simbolo di buona fortuna. Secondo un’antica usanza appendere in casa un ramoscello di Corbezzolo con tre frutti sarebbe di buon auspicio. È una pianta solstiziale, il frutto, rosso fuori e giallo dentro, simboleggia l’amore e la gelosia.
Nello stemma di Madrid è raffigurato un orso intento ad allungarsi verso un albero di Corbezzolo per mangiarne i frutti rossi. La pianta è considerata l’Albero Madre della città, un tempo popolata da numerosi Orsi e Corbezzoli. Parallelamente in Italia, nello stemma della Provincia di Ancona, troviamo invece un ramoscello di Corbezzolo con due frutti ancora gialli, probabilmente segno che un tempo la zona era fortemente caratterizzata dalla presenza di questa pianta, tanto da divenirne simbolo.
Il Corbezzolo appare nei Fasti di Ovidio dove si narra di come la Dea Carna, protettrice dei cardini degli usci, salvi il neonato erede di Alba Longa, assalito dalle spaventose Strigi, creature mitologiche dalle sembianze d’uccello rapace. La Dea tocca per tre volte con un ramoscello di Corbezzolo l’uscio della casa del bimbo e vi sparge sopra una pozione magica. Infine offre alle orribili creature le carni di un animale, così che lascino stare il piccolo uomo.
Per questo antiche credenze popolari riconoscono il Corbezzolo come una delle piante capaci di allontanare le famose streghe di San Giovanni, altre ancora come pianta magica protettrice delle case, capace di scacciare negatività e creature demoniache o in generale a noi avverse.
Il corbezzolo appartiene alla famiglia delle Ericacee e a seconda della regione in cui si trova prende un nome locale per esempio in Liguria si chiama Lamborsie, in Piemonte si chiama frole d’ Natal, in Veneto si chiama Cornolaro, in Abruzzo mbrjiachella, in Campania suorvo di macchia.
Il Corbezzolo, caratteristiche
È una pianta variabile di dimensioni, può essere un piccolo arbusto ed anche alto 10 m, è sempreverde ha la corteccia di colore rosso caratteristico, che si sfalda in sottili placche. Le foglie sono ovali e acuminate all’estremità il margine è seghettato e presenta dei piccoli denti acuti; la consistenza è coriacea con nervature nella superficie inferiore, i fiori riuniti in piccoli racemi ed appaiono in autunno ed inverno. Ogni fiore è formato da un piccolissimo calice e da una corolla bianca o rossa, gonfia come un otre e termina con 5 piccoli denti rivolti verso l’esterno. Il frutto è una bacca carnosa più o meno tondeggiante e al suo interno contiene i numerosi piccoli semi.
È una pianta tipica della macchia mediterranea ed è facile trovarla nei boschi e nelle zone costiere anche all’interno sempre però a bassa quota in ambiente soleggiato.
Le foglie si raccolgono in maggio agosto e si conservano essiccate all’ombra in sacchetti di carta.
Il Corbezzolo, proprietà
Ha proprietà astringenti, leggermente antisettiche e diuretiche. I suoi principi attivi sono i polifenoli, l’arbustoside e le resine. Il corbezzolo è una pianta nota soprattutto per i frutti molto decorativi che maturano l’inizio dell’inverno. Essi sono commestibili ma vanno mangiati in piccola quantità perché possono dare disturbi la parte erboristicamente utile della pianta è costituita dalle foglie, il cui contenuto in tannini determina le proprietà astringenti intestinali e antidiarroiche. La presenza nella droga di un derivato polifenolico, l’arbusto Side induce alcuni ad attribuire al corbezzolo proprietà diuretiche e leggermente disinfettanti del tratto uri-genitale.
I CONSIGLI DEL FARMACISTA
USARE LE FOGLIE PER USO INTERNO NEI CASI DI INFIAMMAZIONE DELL’INTESTINO DEL RENE E DELLA VESCICA ED È UTILE PER AUMENTARE LA DIURESI
Fare un infuso mettere 2 grammi in 100 ml di acqua e prendere due o tre tazzine al giorno
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
La specie è soggetta a restrizioni legali in alcuni Paesi. In molte regioni italiane è specie protetta ed è quindi vietata la raccolta.