Il 23 marzo 1967 Brian Poole, fino a quel momento cantante del gruppo Brian Poole & The Tremeloes, pubblica That reminds me baby il suo primo disco da solista. Anche sul piano formale viene così a perfezionarsi il divorzio tra la band che era stata preferita della Decca ai Beatles e il suo cantante e frontman.
Due strade diverse e due destini
In molti pensano che la pubblicazione del singolo segni, nei fatti, la fine dell’avventura del gruppo nato nel 1959 e l’inizio di una lunga e fortunata carriera solista per Brian. Non sarà così. L’esperienza solistica di Brian Poole è destinata a esaurirsi rapidamente senza lasciare traccia, o quasi. La delusione sarà così cocente che il ragazzo deciderà per qualche tempo di abbandonare le scene e di tornare a lavorare nella macelleria della sua famiglia. Strano destino, visto che al momento della separazione i più disperati sembrano i suoi ex compagni: i chitarristi Alan Blakely e Rick West e il batterista Dave Munden. I tre, dopo un primo momento di incertezza, decidono di continuare con il nome di The Tremeloes. Incuranti dello scetticismo generale e dell’aperta ostilità della Decca, la loro casa discografica, che si rifiuta di assecondarli ritenendoli destinati all’insuccesso, serrano le fila e si riorganizzano. Inseriscono in formazione il bassista Len “Chip” Hawkes e, vista la determinazione della Decca di puntare tutte le sue carte sul loro ex leader, cercano e trovano ospitalità in un’etichetta concorrente, la CBS.
Un milione di copie vendute
In quello stesso 1967, mentre Brian Poole fatica, nonostante lo sforzo promozionale, ad affermarsi, i “nuovi” Tremeloes pubblicano Here comes my baby, un brano composto da un autore fino a quel momento sconosciuto che risponde al nome di Cat Stevens. Il singolo vende oltre un milione di copie ed entra in classifica sia in Gran Bretagna che negli Stati Uniti. Senza il suo carismatico leader la band si rivela una forza della natura, mentre Brian Poole, privato della sua band, si è tramutato in uno dei tanti modesti cantanti che animano la scena musicale britannica di quel periodo. Non è finita qui perché, sull’onda del successo ottenuto, i Tremeloes coglieranno una serie di successi impressionanti con brani come Silence is golden, Even the bad times are good, Suddenly you love me e My little lady. Il periodo d’oro durerà fino ai primi anni Settanta quando, di fronte all’affermarsi di nuovi stili, personaggi e gusti musicali, sceglieranno di non rinnovarsi e di continuare a ripetersi all’infinito.