Home C'era una volta Herman Autrey, un attacco da swing

Herman Autrey, un attacco da swing

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Il 4 dicembre 1904 a Evergreen, in Alabama, nasce il trombettista Herman Autrey, un personaggio che ha attraversato la scena jazz per decenni.

Con Fats Waller e altri

Reso celebre dalla lunga permanenza con il gruppo di Fats Waller, del quale è stato davvero una colonna insostituibile, Herman Autrey, ha fatto parte delle orchestre di Fletcher Henderson, di Claude Hopkins e del sestetto di Stuff Smith. È soprattutto con Fats però che ha avuto modo di dare una certa continuità al suo discorso musicale, malgrado la scarsa visibilità che in quel gruppo gli veniva offerta.

Le difficoltà a emergere

Autrey non ha mai avuto molte possibilità di emergere in proprio prima degli anni Sessanta quando è entrato a far parte del gruppo Saints and Sinners, con il quale ha anche compiuto anche una tournée in Europa nel 1968. Successivamente ha lavorato con vari gruppi mettendo in luce le sue qualità di attacco e la sua carica di swing. Sul piano del fraseggio il suo modello è sempre stato Louis Armstrong al quale si è di continuo ispirato, senza tuttavia mai ottenere risu1tati rilevanti, soprattutto a causa del rendimento alternato e un po’ ineguale che ha offerto ai gruppi di cui faceva parte. Muore a New York il 14 giugno del 1980.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".