Home C'era una volta Bert Courtley, un jazzista con i Beatles

Bert Courtley, un jazzista con i Beatles

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L’11 settembre 1929 nasce a Moston, in Gran Bretagna, il trombettista Bert Courtley. Sorretto da una grande passione fin dall’infanzia impara da solo a suonare la tromba e solo successivamente si perfeziona poi prendendo saltuarie lezioni.

La prima scrittura

Dopo un periodo in cui la musica è poco più di un hobby, nel 1946 ottiene la sua prima vera scrittura e inizia lavorare come professionista. Nel 1947 se ne va per la prima volta fuori dai confini della Gran Bretagna con una tournee in Scandinavia. Negli anni seguenti suona con quasi tutte le più importanti orchestre inglesi, da quella di Eric Delaney, a quelle di Vic Lewis e Cyril Stapleton. Nel 1956 dà vita a un proprio gruppo ma l’esperimento si dura soltanto otto mesi.

Progetti diversi dal jazz

Tra il 1957 e il 1958 suona con Don Rendell e nel 1959 entra a far parte della Woody Herman’s Anglo American Band. Curioso sperimentatore accetta anche di lavorare in sala d’incisione per progetti diversi da quelli maturati nell’ambiente del jazz. Si trova così a prestare la sua tromba a vari lavori, compreso l’album Magical Mistery Tour dei Beatles nel quale spicca l’apporto della sua tromba in Penny Lane. Muore alcolizzato a soli quarant’anni il 13 settembre 1969 a Croydon.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".