Home C'era una volta Oldsmobile, un marchio sopravvissuto al suo fondatore

Oldsmobile, un marchio sopravvissuto al suo fondatore

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Si chiama Randsom Eli Olds l’uomo che, dopo una serie di avventure, il 21 agosto 1897 dà vita alla Olds Motor Vehicle Company, una casa di costruzione d’automobili che fa il suo debutto un anno dopo producendo e vendendo le prime sei vetture della storia del marchio.

Il primo modello di massa

Trovati grazie all’intervento finanziario di Samuel Smith i capitali necessari a proseguire nella sua impresa nel 1899 cambia il nome della società in “Olds Motor Work” e inizia la produzione nei due stabilimenti di Landing e Detroit. Due anni dopo nelle officine di Detroit scoppia un incendio che distrugge ben undici prototipi sui quali stanno lavorando i progettisti. L’unico modello che si salva è quello di una berlina economica a quattro posti alimentata da un motore a benzina capace di toccare la velocità di trenta chilometri all’ora. La vettura, battezzata Curved Dash Olds, fa entrare la giovane casa automobilistica nella storia come la prima produttrice di un singolo modello destinato al consumo di massa. Inaspettatamente il fondatore, entrato in contrasto con il suo finanziatore Samuel Smith, nel 1904 decide di lasciare la società fondando una nuova azienda che battezza R.E.O. Motor Car Company. Continuerà a produrre automobili fino al 1936 quando, settantatreenne, si ritirerà definitivamente a vita privata. La sua creatura, però, non si ferma ma continua senza di lui.

Il successo come auto di prestigio e il tramonto

Dopo un periodo di difficoltà che sembra portarla sull’orlo della crisi definitiva, nel 1908 il marchio Oldsmobile entra a far parte della nascente General Motors ma sul suo destino sono in agguato gli anni della Grande Depressione, un periodo terribile che sembra non finire mai. La tempra del marchio, però, si rivela robusta e dopo la crisi la Oldsmobile torna a far parlare di sé. Sono gli anni del rilancio che vedono la Oldsmobile collocarsi in una posizione di rilievo nell’immaginario del pubblico statunitense. Nella strategia commerciale GM al marchio è assegnato un ruolo di immediato rincalzo dietro alle prestigiose Cadillac e Buick e decisamente sopra la produzione media. Il prestigio delle vetture Oldsmobile è affidato a modelli che coniugano finiture di elevata qualità, comfort decisamente superiore e innovazione tecnologica. Sono anni ruggenti in cui il marchio, primo a introdurre le cromature sulla griglia del radiatore nel 1926, proprio alla vigilia della seconda guerra mondiale adotta per le proprie vetture la Hydramatic, una trasmissione automatica innovativa e di grande affidabilità per l’epoca. Nel dopoguerra si procede sulla stessa strada. A partire dalla crisi petrolifera però scelte sbagliate di marketing e azzardate operazioni commerciali diminuiranno progressivamente il peso e l’importanza del marchio nelle strategie GM fino all’annuncio della definitiva uscita di scena avvenuto nel 2004.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".