Home C'era una volta Bobby Naughton, il vibrafonista dei silenzi

Bobby Naughton, il vibrafonista dei silenzi

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Il 25 giugno 1944 nasce a Boston, nel Massachusetts, il vibrafonista e pianista Robert Naughton detto Bobby.

Sensibile e delicato

Autodidatta, Bobby Naughton si fa notare sin dalla seconda metà degli anni Sessanta come vibrafonista sensibile e delicato. Attraverso un impiego originale del suo strumento, quasi sempre usato come percussivo senza mai cioè ricorrere al prolungamento delle note, è in grado di produrre una musica estremamente lirica e intimista, che sfrutta molto il silenzio dei vuoti musicali. Inizia a incidere come pianista nel 1969 con il quintetto Nature’s Consort con James Dubois agli ottoni, Mark Whitecage alle ance, Mario Pavone al basso e Laurence Cook alla batteria.

Una presenza significativa

Pochi mesi dopo l’album con i Nature’s Consort si unisce al gruppo del clarinettista Perry Robinson. Nei primi anni Settanta si esibisce con Sheila Jordan e a più riprese con i gruppi guidati da Leo Smith, tra i quali la Leo Smith & Roscoe Mitchell Creative Orchestra con la quale prende parte al festival di Moers del 1979. Forma poi un proprio gruppo con il batterista Randy Kaye. Tra i suoi album più significativi ci sono Understanding con Richard Youngstein e Randy Kaye del 1971 e Nauxtagram del 1978 con James Emery alla chitarra, Wes Brown al contrabbasso e Cleve Pozar alle percussioni.

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".