Home C'era una volta Dave Barbour, un chitarrista affidabile

Dave Barbour, un chitarrista affidabile

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Il 28 maggio 1912 nasce a New York il chitarrista Dave Barbour, registrato all’anagrafe con il nome di David Michael Harbour.

Gli inizi al banjo

Negli anni Trenta ottiene i primi ingaggi come banjoista ma ben presto lascia il banjo per la chitarra. Nel 1934 suona con Wingy Manone che lascia un anno dopo per entrare nel gruppo di Red Norvo. Nello stesso periodo partecipa anche a molte sedute di registrazione con Louis Armstrong, Lil Hardin, Mildred Bailey, Teddy Wilson, Bunny Berigan e molti altri. Pur non avendo particolari doti solistiche, grazie alla sua eccellente preparazione musicale non ha difficoltà a trovare lavoro nelle orchestre più rinomate dell’epoca. Nel 1939 suona con Artie Shaw e nel 1942 passa al servizio di Benny Goodman.

L’amore per Peggy Lee

La cantante di Goodman di quel periodo è Peggy Lee. Dave Barbour se ne innamora e nel 1943 la sposa. La loro unione dura fino al 1952. Lo stesso Dave accompagna Peggy in una serie di dischi e scrive con lei canzoni di successo come Mañana e It’s a good day. Nel 1949 prende parte anche alla tournée cubana dell’orchestra di Woody Herman. Dopo il divorzio dalla Lee, registra con Nellie Lutcher, Jeri Southern e altre cantanti. Nel 1951 è accanto a Claudette Colbert nel film “Nozze infrante” (Secret fury). A partire dal 1952 si ritira a Malibu, in California, cessando ogni attività musicale salvo una breve parentesi per un disco con Benny Carter. Muore l’11 dicembre 1965 a Malibu, in California.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".