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La prima volta dei Beatles in TV

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Il 12 febbraio 1963 i Beatles appaiono per la prima volta alla TV in un programma molto popolare.

Lo stesso giorno esce “Please please me”

Il merito principale del debutto televisivo, come sempre è del solito Brian Epstein che qualche settimana prima ha concluso un contratto editoriale per le canzoni dei Beatles con Dick James, il titolare della Dick James Music. Proprio lui, ben inserito nell’ambiente radiotelevisivo britannico si adopera perché i Beatles appaiano in televisione nel programma “Thank your lucky stars”. E quando avviene? Proprio il 12 febbraio 1963, lo stesso giorno in cui esce nei negozi di tutto il mondo il singolo Please please me.

Un successo improvviso

Il passaggio televisivo regala ai Beatles un grande successo. L’impatto sul pubblico è formidabile e iniziano a piovere le richieste. A febbraio i quattro di Liverpool partono in tour con Helen Shapiro, in marzo con gli statunitensi Tommy Roe e Chris Montez; in aprile, poi, tornano in sala di registrazione per completare il primo album Please please me e pubblicare il terzo singolo, From me to you, che arriva dritto in testa alle classifiche. Subito dopo, in maggio, ripartono in tour, questa volta con Roy Orbison. Twist and shout, eseguita all’apice della loro esibizione, provoca urla scatenate. Qualcuno comincia a scrivere che i Beatles sono “la cosa più eccitante accaduta nella musica da anni…”

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".