L’origano ha proprietà aromatizzanti, aperitive, digestive, antispasmodiche espettoranti leggermente stimolanti ed antisettiche.
La parola origano deriva dal greco origanos, composto da oros, montagna e da ganos, splendore. Splendore di montagna, perché allo stato spontaneo nasce e cresce soprattutto nelle zone alte. Una leggenda legata all’origano ci racconta che uno dei servitori del Re di Cipro, era Amaraco, un giovane uomo molto gentile e sensibile. Fu proprio il Re, un giorno, a dare al giovane il compito di portare alla sua mensa quella stessa sera, davanti a tutti i suoi commensali, una preziosa ampolla contenente un unguento dallo straordinario profumo.
Purtroppo Amaraco non arrivò mai a quella mensa: rovinò a terra qualche passo prima, portando con sé l’ampolla che si ruppe in mille pezzi. La sua disperazione fu talmente forte da ucciderlo di crepacuore. Gli Dei dell’Olimpo, commossi da cotanta abnegazione e senso del dovere, decisero di fare al povero Amaraco un dono: lo trasformarono in una pianta che avrebbe avuto lo stesso odore dell’unguento perduto sul regal suolo, l’origano appunto.
La cicogna spesso viene raffigurata mentre porta nel becco anche un rametto di origano. Ciò è dovuto ad una credenza diffusa nell’alto Medioevo, secondo cui la cicogna quando soffriva di disturbi intestinali o di stomaco si curava con l’origano. La pianta è legata anche al mondo femminile, che non lo usava solo come erba aromatica, ma anche come talismano e lenimento morale; lo si regalava alle ragazze che avevano subito cocenti delusioni amorose. Lo stemma della facoltà di Medicina di Parigi reca l’immagine di tre cicogne che portano, ciascuna, un rametto di origano nel becco.
Gastronomicamente parlando, nell’antica Roma l’origano secco era uno degli ingredienti del rinomato Garum. Il suo uso è continuato anche nei secoli successivi, sopratutto nella cucina del Sud.
L’origano è una pianta che appartiene alla famiglia delle Laminaceae (Labiatae). Prende nomi diversi a seconda della regione in cui si trova, per esempio in Liguria si chiama corniola,erba da ancioe in Piemonte, punioi in Veneto, mazurena in Emilia, regano in Toscana, arecata in Campania, rianu in Sicilia.
È una pianta erbacea, vivace da un rizoma lignificato, dal quale si sviluppano i fusti che sono alti fino a 60-70 cm, dei quali alcuni hanno delle foglie,mentre altri sostengono l’infiorescenza. I fusti hanno superficie bruno-rossastra e sono coperti da abbondanti peli. Le foglie hanno un picciolo corto,sono ovali,larghe verso la base,dove divengono arrotondate. Il margine e intero e la superficie e’ spesso glabra ed a volte pelosa. L‘infiorescenza è data da un’ampia pannocchia inserita all’apice del fusto, alla base di ogni fiore è presente una brattea ovale. Il calice a 5 denti è abbondantemente peloso, la corolla e’ di colore bianco o talvolta rosa e termina con 4 lobi. Il frutto è dato da 4 acheni di forma cilindrica, di superficie liscia e di colore bruno racchiusi nel calice. È diffuso sia dal mare che nella regione montana,nei luoghi erbosi e nei luoghi soleggiati. Le sommità fiorite si raccolgono in giugno-agosto quando la maggior parte dei fiori è aperta,si recidono i fusti sotto l’infiorescenza evitando le parti indurite. Le sommità riunite in mazzi vengono essiccate all’ombra in un posto ventilato, e si conservano in recipienti di vetro o porcellana.
Le proprietà dell’origano
L’origano ha proprietà aromatizzanti, aperitive, digestive, antispasmodiche espettoranti leggermente stimolanti ed antisettiche.Tra i principi attivi possiamo trovare l’olio essenziale, costituito principalmente da timolo, il cavracrolo, il terpinene. L’origano è noto alla cucina mediterranea per l’aroma, da cui deriva anche l’impiego nell’industria degli alimenti, delle conserve, in liquoreria ed in profumeria. Le sommità fiorite dell’origano stimolano la secrezione di succhi gastrici, aiutano la digestione, attenuano le contrazioni intestinali dolorose, bloccano le fermentazioni intestinali, ed eliminano i gas. Sull’apparato respiratorio, l’olio essenziale esercita un’efficace azione sedativa della tosse, facilita l’eliminazione del catarro ed ha una blanda azione purificante. Suffumigi ed inalazioni di origano liberano il naso, attenuano il senso di occlusione, la pesantezza al capo e le nevralgie che ne conseguono. Preparati a base di origano sono blandamente disinfettante e stimolanti.
I CONSIGLI DEL FARMACISTA
Usare le sommità fiorite per facilitare la digestione, attenuare i crampi intestinali ed eliminare i catarri bronchiali facendo un infuso di 1-2 g in 100 ml d’acqua; una tazzina come digestivo oppure una tintura vinosa con 3 g in 100 ml di vino a macero per 5 giorni e berne un bicchiere all’occorrenza.
Usare le sommità fiorite per uso esterno per purificare la bocca e la gola,fare un decotto e mettere 5 grammi in 100 ml di acqua per fare degli sciacqui e gargarismi.
L’uso cosmetico che si fa dell’origano e’ di prendere una manciata in infusione nell’acqua del bagno o fare dei pediluvi per un’azione stimolante, purificante e deodorante per pelli impure e per le estremità affaticate facendo attenzione alla sensibilità individuale.