Il 26 luglio 1956 al largo di Terranova affonda l’Andrea Doria, il transatlantico più moderno e lussuoso della flotta italiana, in servizio sulla rotta per gli Stati Uniti da soltanto tre anni.
Un killer svedese
Lo spiacevole ruolo di killer del fiore all’occhiello della nostra marina tocca al piroscafo svedese Stockholm che, complice un banco di nebbia, sperona la lussuosa nave a bordo della quale ci sono più di millecinquecento persone tra passeggeri ed equipaggio. Richiamate dai messaggi radio convergono sulla zona centinaia di imbarcazioni che, in una gara contro il tempo, tentano di recuperare i naufraghi.. Alla fine i morti saranno cinquantuno.
Le misteriose Lancia Aurelia B24
La leggenda racconta che a bordo ci siano alcune decine di Lancia Aurelia B24 Spider e che oggi le vetture riposino in fondo al mare con i resti del transatlantico. In realtà nei documenti di carico non c’è alcun dato che confermi l’evento. L’unica certezza riguarda l’affondamento con la nave di un prototipo preparato da Ghia per la Chrysler. Il resto appartiene al campo della fantasia e dei miti del mare.