Inaugura il 29 maggio 2019 alle ore 18.30 presso la Cappella Orsini – via di Grotta Pinta 21 – Roma, la mostra personale Fatti e ritratti di Publia Cruciani, a cura di Francesca Perti. La mostra sarà visibile fino al 10 settembre 2019, lunedì/giovedì 12.00 – 18.30 – venerdì, sabato e domenica 12.00 – 21.30.
Mostra sorprendente in un’epoca come la nostra che, ancora oggi, tende ad ammassare come rifiuti oggetti dalla vita breve, costretti a divenire antiquati quasi subito, a volte assecondando un’obsolescenza programmata fin dalla loro produzione in serie.
Questi assemblaggi di Publia Cruciani invece ridanno dignità a frammenti dimenticati di materiali naturali che sopportano mirabilmente l’usura della loro storia. Legno, metallo, cuoio, cotone, diventando straordinario antiquariato ma con un’anima dentro, una vita fantasmatica mistica e aggiuntiva, mirabile iniettata dall’artista, una segreta vita spirituale. Non feticci, ma oggetti narranti, poiché portatori di una forma che recupera la nostra storia/o quello che ne rimane, dopo l’usura delle coscienze, dal Postmoderno all’Ipermoderno del bombardamento informatico e della perdita quasi totale di riferimenti culturali stabili.
Sembrano giocattoli, ma costruiti dal bambino stesso, con una vitalità risultante dall’assembramento di semplici nella loro essenzialità estetica, come in certe fiabe di Andersen, dove i protagonisti sono oggetti che si animano e che ci riempiono ancora di meraviglia e soggezione; come essere A cavallo di quel manico di scopa quando Ernst Hans Gombrich ci parlava della nostra capacità di leggere le forme, anche formate da semplici linee, e dare loro un significato antropomorfico.
Questi Ritratti (che sono dichiarati nel titolo anche Fatti, cioè costruiti) hanno anche un titolo di riferimento; anche se non lo avessero, sarebbero comunque ancorati ad un Reale dove possiamo ritrovare le nostre proiezioni, le nostre emozioni e ancora essere dentro la nostra storia. Uno per tutti quell’Altare devozionale dove ritroviamo i due protagonisti del nostro Risorgimento, Mazzini e Garibaldi, come usciti da un vecchio baule. Non nostalgia dunque, non immagine patinata, ma come un seme in una vecchia scatola di metallo che abbiamo dimenticato di piantare.
Citiamo dal testo critico alla mostra di Francesca Perti – (…) Cruciani costruisce sculture tattili, stravolge immaginari classici e compone il suo personale teatro, dove gioco e ironia si trasformano in occasione di profonda riflessione. L’artista ci impone di vedere oltre le convenzioni per scardinare pregiudizi. Il capovolgimento dei riferimenti diventa uno strumento raffinato per farci compiere il viaggio al cuore delle cose, offrendoci una via estetica all’esperienza della vita. L’opera è senza paludamenti né retorica, testimonianza della realtà che è davanti ai nostri occhi, ma che non è dato a tutti di vedere o comprendere appieno. “Arte è ciò che diventa mondo non ciò che è mondo” diceva Karl Kraus, e i ritratti di Cruciani di mondi ne creano tanti. Mondi dai quali si affacciano curiosi Leonardo, Boccaccio, Oscar Wilde, Lucida Mansi con il vestito di ceramica preziosa, re e regine dell’Africa, musicisti pop, scrittrici francesi. L’artista romana ce li presenta uno a uno, racconta la loro storia con un linguaggio teso ed elegante, a volte sintetico, a volte puramente immaginifico. Sono apparizioni che ci colgono all’improvviso e non possiamo che lasciarci soggiogare dalla loro forza vitale e irriverente. Siamo avvolti da una magia silenziosa che ci apre mondi fatti di stupore e meraviglia. Cruciani ci invita a frugare nella nostra memoria, come dei bambini in una soffitta, e a fantasticare, ad abbandonarci al gioco e così facendo ci emancipa e libera. Le sculture sembrano dirci di abbandonare il peso e concederci al piacere del vivere. (…) –
Publia Cruciani è nata a Roma, città dove attualmente risiede.
Dopo il diploma al Liceo Artistico, la quadriennale Istituto Europeo di Design. Scultrice, grafica, serigrafa. Costituisce la società “Interferenze Grafiche”, agenzia pubblicitaria dove svolge il ruolo di art director. Lavora nel sociale nelle carceri e con ragazzi disagiati fino a fondare la cooperativa sociale “Iranozoi”.
Dal 2007 partecipa come scultrice a diverse esposizioni personali e collettive in Italia e in Francia. Sono stati realizzati anche tre Corti inerenti al suo lavoro: “Lighea” – di Fiorenza Ciotti; “Sulla spiaggia del Bambin Gesù” – di Morena Campani; “Sirenomania” – di Peter Alt. Tra le principali esposizioni personali: “Lo Zimbaro” – Eventiallarancia, Roma; “Albatros” – Premio per la letteratura di viaggio, Palestrina (Roma); “Volti e derive dello Zimbaro” – Isola di Ponza (LT); “Arte sotto i piedi” – Webgallery, Roma; “Sapori di mare” – Mezzo Marinaio, Montespertoli (FI); “L’Universo di Publia” – Hotel Universo, Lucca; “Anime di mare” – Palazzo Giannozzi, Certaldo (FI); “Une Sirène a Paris” – Galèrie des Editions Caractèrs, Parigi; “Publia Cruciani, la felliniana” – Tour de Babel/Centro d’Animazione Saint-Michel, Parigi; “Sei personaggi da Gildo” – Ponza (LT); “Materiali raccolti sulle spiagge…” Hotel Santa Domitilla, Ponza (LT); “Mediterraneo” – SpazioMa, Salerno; “Sirenomania” (Face a la mar) – Gallerie du Buisson, Parigi; “Recupero del sentiero di Punta d’Incenso” – Isola di Ponza (LT).
INFO – Publia Cruciani “Fatti e ritratti” a cura di Francesca Perti
Inaugurazione 29 maggio 2019 ore 18.30 – Cappella Orsini, via di Grotta Pinta 21 – Roma
06 6877965 | 06 6896277 – cappellaorsini@gmail.com – www.cappellaorsini.net
Fino al 10 settembre 2019 lunedì/giovedì 12.00/18.30 – venerdì, sabato e domenica 12.00/21.30 – www.melaseccapressoffice.it