Il 6 marzo 1942 nasce a Rio de Janeiro Flora Purim, la signora del jazz brasiliano. Cantante, chitarrista e percussionista, si avvicina alla musica a otto anni studiando pianoforte sotto la guida della madre.
Una voce contesa
A diciotto, con l’aiuto di Oscar Neves scopre i segreti della chitarra e, qualche anno più tardi, si dedica anche alle percussioni affiancata da un grande strumentista come Airto Moreira. Proprio con quest’ultimo ottiene il suo primo ingaggio importante in Brasile con gruppi come il Quartetto Novo di Hermeto Pascoal. Nel 1967, intenzionata a fare esperienza, lascia il suo paese e se ne va a Los Angeles dove la sua voce diventa popolarissima nel circuito del jazz. Nel 1968 Stan Getz la vuole con sé in una lunghissima tournée che tocca anche vari paesi europei. Tornata libera negli Stati Uniti, tra il 1969 e il 1970 lavora insieme a Duke Pearson con il quale incide, tra gli altri, i brani How insensitive e It could happen with you. Nel 1971 sposa Airto Moreira ma non accetta di trasformare il rapporto di coppia in una prigione professionale. Collabora con Gil Evans e, soprattutto, diventa la voce femminile dei Return To Forever di Chick Corea in un lunghissimo tour negli Stati Uniti, in Giappone e in Europa. Nello stesso periodo partecipa alla registrazione di Return to forever e Light as a feather dello stesso Corea, Feel di George Duke, oltre a Virgin land e Fingers del suo compagno di vita Airto Morera.
L’arresto e una registrazione leggendaria
La sua voce è poi presente in un numero incredibile di registrazioni di artisti come Miles Davis, Stanley Clarke e altri. Nel 1973 pubblica il primo album a suo nome, Butterfly dreams. Nel 1974 viene arrestata per detenzione di stupefacenti e rinchiusa in carcere fino al processo che la vede assolta per insufficienza di prove. La ragazza non si fa spaventare dalla carcerazione. Chiede e ottiene di poter fruire di un piccolo registratore portatile con il quale raccoglie interviste, interventi, canti e materiale vario. Dopo il suo rilascio le tracce registrate vengono montate e diffuse in una trasmissione radiofonica destinata a diventare leggendaria. Ancora oggi la registrazione integrale di quel programma è materiale prezioso per i cacciatori di rarità e i collezionisti. Lo stop forzato non ne bloccherà la carriera. Nel 1975 con Stories to tell riprenderà a pubblicare dischi. Memorabile tra le sue incisioni resterà il live 500 miles high, registrato nel corso del Festival di Montreux del 1974, poco tempo prima dell’arresto.