Il dolcificante di STEVIA sta diventando sempre più conosciuto e di moda, perché: è naturale, a ZERO calorie e perciò raccomandabile per obesi e diabetici. Coca Cola Life, Dietor , Misura, Ferrero, Sammontana sono solo alcune delle società che già utilizzano massivamente edulcoranti derivati dalla stevia. Ma parallelamente, sono in corso ricerche in Italia ed all’ estero per evidenziare altre importanti sostanze presenti nelle foglie fresche di stevia ovvero anti-ossidanti o anti-aging .”
Sono oltre 9.000 i prodotti attualmente sul mercato mondiale a base di stevia per un fatturato stimato per il 2020 di 17 miliardi di dollari. Altre informazioni potete trovarle sul sito http://www.internationalsteviacouncil.org/ Organizzazione Internazionale della Stevia.
Meno risaputo è il fatto che circa il 70% delle foglie secche di stevia da cui si ricava l’edulcorante naturale è coltivato in Cina e poi estratto localmente od in Malesia, per finire sulle nostre tavole con i marchi che ben conosciamo
Il Gruppo Ital Stevia, di cui è Presidente, il Dott. Massimo Somaschini, forte della collaborazione, in esclusiva, con la francese Stevia Natura, proprietaria del più grande ed unico impianto d’ estrazione in Europa, ha avviato un piano agro-industriale per coltivare la stevia anche in Italia.
In collaborazione con agricoltori locali, sono state avviate aree pilota di stevia non solo in Sicilia ma anche in Sardegna, Marche , Romagna e Friuli Venezia Giulia, dato che questa “ERBA DOLCE”, con alcuni accorgimenti, può crescere in quasi tutt’ Italia. Alle aziende agricole vengono vendute le piante madri di ibridi di stevia, fornita l’assistenza agronomica, una centralina di telecontrollo h24 dei dati agronomici elaborati con un algoritmo proprietario, chiude la filiera un impegno al ritiro del raccolto.
Da giugno Ital Stevia, tramite Global Agriconsulting, fà parte della World Stevia Organization, ovvero un selezionato gruppo di accademici ed industriali che operano in una trentina di Stati nel campo della ricerca e miglioramento della stevia.La campagna 2018 si sta per concludere con risultati lusinghieri : avevamo previsto il primo anno un solo raccolto, la stevia erba rustica e dalle poche pretese, ci ha stupito ed è pronta per il raccolto nelle aree del Sud e Centro Italia. Un secondo raccolto sarà possibile fra 60/80 giorni. Nei tre anni che seguiranno si prevedono dai due ai quattro raccolti a seconda della latitudine di coltivazione.
Da settembre sono aperte le prenotazioni per la campagna 2019 : ricerchiamo agricoltori lungimiranti che vogliano iniziare la redditizia e facile coltivazione di quest’ erba con ritiro programmato del raccolto e bassi costi di gestione: vedi post sulla stevia su www.italstevia.com
A fronte di un investimento iniziale di circa 15.000 € l’ ettaro , la redditività , media annuale, sarà di 13.500/20.000 € all’ anno per quattro anni : tanto dura il ciclo produttivo della stevia prima di essere rinnovata con un altro trapianto con giovani piantine ibride. I costi di gestione sono modesti essendo le piante pacciamate ed irrigate a goccia, per cui l’impegno maggiore riguarda un’ attività periodica di controllo ed alcune giornate/ettaro per le fasi di raccolta ed essiccazione al sole.
Concludendo possiamo affermare che la stevia rientra a pieno diritto fra le piante adatte a diversificare le produzioni agricole introducendo una coltura estensiva, agronomicamente facile ed ad alto reddito; d’ altro canto, il mercato di sbocco della stevia, è già aperto e pronto per essere sfruttato anche dagli agro-imprenditori italiani.