Il 6 luglio 1940 nasce a Catania la cantante Gianfranca Montedoro, una delle più interessanti voci femminili degli anni Sessanta e Settanta. Sempre divisa tra jazz e musica leggera, muove i primi passi in varie formazioni dixieland romane.
Dai Valiom 5 ai Braintjchet
Nel 1961 partecipa al Festival Jazz di Saint Vincent con la band di Franco Ambrosetti e Gianfranco Tommaso, ma sviluppa anche un’interessante carriera parallela nella musica leggera, vincendo nel 1963, con la squadra della Sicilia, “Gran Premio”, la trasmissione televisiva abbinata alla lotteria di Capodanno. Fra il 1964 e il 1965 gira l’Italia con jazzisti come Carlo Loffredo, Nunzio Rotondo, Gato Barbieri e molti altri. Quando nel nostro paese sbarca la bossa nova forma i Valiom 5, un gruppo composto da musicisti brasiliani. Nello stesso periodo presta la sua voce a varie colonne sonore cinematografiche. Alla fine degli anni Sessanta entra nella formazione dei Braintjchet, un gruppo di jazz-rock guidato dal tastierista belga Joe Vandrogenbroeck, con i quali partecipa al Festival Pop di Caracalla del 1971.
Una vagabonda musicale
Instancabile vagabonda nel 1972 partecipa alla formazione dei Living Music, un gruppo sperimentale di cui fanno parte, tra gli altri, Umberto Santucci, Andrea Carpi e Nino De Rose. Con questa band pubblica l’album To Allen Ginsberg e partecipa al Festival d’Avanguardia e Nuove Tendenze. Affascinata dalle esperienze di confine tra jazz, musica sperimentale e pop, non si risparmia. Il suo approccio non è freddo e distaccato. Non si fa problemi. Presta la sua voce a numerosissime opere di ricerca musicale, ma non disdegna di accompagnare in tour un personaggio di punta del pop come Mal, l’ex cantante dei Primitives. Nel 1975 realizza insieme ai Murple l’album Donna Circo, un’opera a metà tra teatro e musica con i testi di Paola Pallottino. Negli anni successivi, di fronte all’evoluzione del pop italiano e all’affermarsi di nuovi generi e tendenze, finirà per rifugiarsi sempre di più verso il jazz.