Il 14 luglio 1974 con una clamorosa rottura a scena aperta annunciano il loro scioglimento gli Everly Brothers, uno dei primi fenomeni commerciali del rock degli ultimi anni Cinquanta e dei primi anni Sessanta. Tutto accade mentre si stanno esibendo al John Wayne Theatre del Knott’s Berry Farm di Hollywood. In una pausa del concerto il direttore del locale manifesta la sua insoddisfazione per la scialba e distratta performance del duo. Senza dire una parola Phil Everly spacca la sua chitarra e se ne va.
Siamo morti da dieci anni
Don Everly, il fratello di Phil, chiude da solo lo spettacolo e annuncia al microfono «Questa sera avete assistito alla fine ufficiale del duo, ma dovete sapere che gli Everly Brothers sono in realtà morti dieci anni fa». Le parole appaiono come l’epitaffio definitivo per l’avventura artistica del duo carismatico che per primo ha gettato un ponte stilistico tra il rock and roll degli anni Cinquanta e il pop del decennio successivo influenzando gran parte dei principali gruppi rock degli anni Sessanta. Figli di una famosa coppia di cantanti country, Ike & Margaret Everly, Don e Phil sono popolarissimi nell’ambiente musicale fin da quando portano i calzoni corti. Non hanno ancora vent’anni quando Chet Atkins convince la CBS a pubblicare il loro primo singolo, Keep a lovin’ me, destinato a passare inosservato. L’appuntamento con il successo è rinviato solo di un anno. Nel 1957, infatti, Wesley Rose della Acuff Rose Publishing, uno dei discografici più importanti di Nashville, diventa il loro manager e li presenta a un’altra coppia di fratelli, Felice e Boudleaux Bryant, due autori alla ricerca di qualcuno che interpreti le loro canzoni.
La separazione non sarà per sempre
Nel 1957 pubblicano per la Cadence due singoli che scalano rapidamente le classifiche di vendita: Bye bye love e Whake up little Susie. Gli Everly Brotehrs diventano così uno dei più grandi fenomeni del rock dei primi anni Sessanta. La loro popolarità non viene messa in discussione neppure dal forzato silenzio dovuto all’arruolamento nella marina militare. Neppure l’esplosione del beat negli anni Sessanta riesce a oscurare del tutto il loro lavoro, anche se il duo è costretto a scontare un modesto calo del successo commerciale. A partire dal 1965 emergono le prime differenze d’impostazione tra Phil e Don. Il primo sente il peso della ripetitività stilistica e vorrebbe muoversi su terreni nuovi, mentre il fratello teme che il loro pubblico non sia disposto a seguirli sulla strada di un cambiamento di stile troppo rapido e radicale. La rottura sempre rinviata esplode drammaticamente il 14 luglio 1974. Non sarà definitiva perché, complice l’insistenza di Paul McCartney, nel 1983 il duo tornerà sulle scene alla Royal Albert Hall di Londra. Non sarà l’inizio di una nuova storia ma per qualche tempo continueranno sull’onda della nostalgia.