Il 21 maggio 1944 nasce a Ravarino, in provincia di Modena, la cantante e attrice Carmen Villani, una delle voci femminili più interessanti e moderne della scena musicale italiana degli anni Sessanta e Settanta. A soli sedici anni le sue interpretazioni di Quando una ragazza a New Orleans e Cry me a river le fanno vincere il Festival di Castrocaro, all’epoca un importante trampolino di lancio per cantanti emergenti. Ottiene così il suo primo contratto discografico con la Bluebell.
Da Buscaglione a Sanremo passando per i fratelli Taviani
Il primo ad accorgersi delle sue qualità vocali è Fred Buscaglione che, dopo averla ascoltata per caso in un’esibizione a Busto Arsizio, la scrittura per la sua orchestra nella quale canta per più di un mese al Royal Club di Napoli. In possesso di una voce con una tonalità gospel dai toni blues viene invitata, unica cantante di musica leggera, al Festival Jazz di Sanremo e nel 1962 interpreta una parte al fianco di Gian Maria Volonté nel film dei Fratelli Taviani “Un uomo da bruciare”, nel quale canta anche il brano Un domani per noi. Il film vince anche il Premio della Critica a Venezia come miglior Opera Prima. Con l’esplosione del beat ottiene un buon successo con canzoni come La verità, Passa il tempo e Chitarre contro la guerra, con la quale vince il premio della critica al Festival delle Rose. Il più grande successo di quel periodo resta però Bada Caterina, una canzone scritta da Armando Trovajoli con testo di Migliacci, che viene anche inserita nella colonna sonora del film “Adulterio all’Italiana”. Nel 1967 partecipa al Festival di Sanremo con Io per amore insieme a Pino Donaggio e a “Un disco per l’estate” con Ho perduto te. Torna sul palcoscenico sanremese nel 1969 con Piccola piccola in coppia con Alessandra Casaccia, nel 1970 con Hippy, insieme a Fausto Leali e nel 1971 in coppia con Domenico Modugno con Come stai. Nel 1971 interpreta anche un brano di Piero Ciampi, intitolato Bambino mio e ancora oggi considerato tra le sue più intense e migliori interpretazioni.
Il successo nella commedia sexy
Nel 1973 gira il suo primo film da protagonista. Ha un titolo assurdo e interminabile, “Brigitte, Laure, Ursula, Monica, Raquel, Liz, Maria, Claudia e Sofia le chiamo tutte… anima mia” ed è diretto da suo marito Mauro Ivaldi. Il film è una sorta di giallo con una componente erotica molto sfumata dai toni di commedia. Nonostante il titolo decisamente cervellotico e ridicolo non è disprezzabile. Non a caso vince il “Premio Totò” come miglior commedia dell’anno. La pellicola consente a Carmen Villani di mettere in mostra la sua prorompente sensualità. La cantante la cui voce aveva colpito Fred Buscaglione nel 1975 fa il suo debutto come attrice nel filone della commedia sexy all’italiana con il film “La supplente” di Guido Leoni ottenendo un rapido e inaspettato successo. È l’inizio di una nuova fase della sua carriera. Carmen Villani entra così nell’immaginario erotico di una generazione e la canzone diventa quasi un hobby. La sua carriera di cantante continua con concerti e qualche disco. Negli anni Ottanta chiude con lo spettacolo e fa la scelta di ritirarsi definitivamente a vita privata.