Arriva la Luna della neve con un’eclissi. La nuova luna è chiamata della neve proprio perché arriva tra la notte del 10 e dell’11 febbraio, il mese, secondo la tradizione, più innevato. Ma la luna piena di febbraio sarà accompagnata anche da un’eclissi. Quindi doppio appuntamento… al buio.
Luna della neve ed eclissi, doppio appuntamento al buio
L’eclissi sarà visibile in Italia e nel resto d’Europa, oltre che in Africa, nella parte orientale nell’America del Nord e del Sud e in quella occidentale dell’Asia. Naturalmente tutto dipenderà dalla limpidezza del cielo, dunque, nuvole permettendo, l’eclissi di penombra si potrà osservare nei dettagli per chi lo vorrà.
Si tratta di un’eclissi di penombra, vale a dire di quell’eclissi che accade quando la Luna attraversa il cono di penombra che la Terra proietta nello spazio e che circonda quello d’ombra.
Luna ed eclissi di penombra tra il 10 e l’11 febbraio
Quello della luna di neve accompagnato da un’eclissi è sicuramente un fenomeno nel cielo meno spettacolare della famosa luna rossa quando la luna si trova coperta dal cono d’ombra della Terra, ma, comunque, sarà uno spettacolo straordinario e altamente suggestivo.
Paolo Volpini, dell’Unione Astrofili Italiani (Uai) annota: ”Si può notare un calo della luminosità della Luna, come se un velo scendesse sul nostro satellite” Per notare questo effetto ”il consiglio è di fotografare la Luna prima e durante il fenomeno e confrontare le immagini”. Inoltre per chi è munito di un telescopio questa – aggiunge l’astronomo – sarà l’occasione anche per cercare la cometa 45P/Honda-Mrkos-Pajdusakova, che si sta spostando dalla costellazione dell’Aquila verso quella del Leone”.
Dunque, muniti di telescopi e macchinette fotografiche si potrà osservare la luna con l’eclissi di penombra nella seconda parte della notte dopo le 23 in pratica per essere allerta fino alle 4 circa. In queste ore si noterà un graduale e leggero calo di luminosità della luna di neve.
Luna, tredici nomi per la Dea. Storia e riti
Per gli Esbat, i rituali religiosi pagani e neo pagani dedicati al principio della divinità femminile, la luna del ghiaccio (che cade a febbraio, ndr) rappresenta un momento di guarigione, di ricarica interiore. Invita all’analisi della propria individualità per potersi migliorare in futuro. L’analisi va effettuata con grande attenzione ed onestà, poiché sarà fondamentale per prepararsi alla luna successiva. La Luna del Ghiaccio si situa al centro della stagione invernale. È la quarta lunazione di un anno lunare e inizia, col suo Novilunio, sempre nel mese di gennaio.
La Luna del Ghiaccio (o detta della neve per altri) rappresenta la luna dell’inverno: le scorte di cibo sono oramai contate, la legna comincia a dover essere misurata per evitare, se l’inverno fosse lungo, di patire il freddo. In alcune annate il gelo arriva persistente toccando molti gradi sotto zero; la terra è dura, fredda, apparentemente morta. Resistere a questo mese è l’ultimo sforzo prima dell’atteso arrivo della nuova stagione. La Luna del Ghiaccio attraversa quasi ogni anno il Sabba di Imbolc o Candelora: si invita la luce ed il calore a tornare, si invita la benedizione della dea celtica Brigid a portare nuovamente fecondità alla terra. È il tempo delle previsioni e dei pronostici per la nuova stagione imminente, è il periodo per il calcolo del momento favorevole per le semine.
Esistono altri nomi per questa nuova luna d’inverno e dietro ognuno di nasconde un rito rivolto al cielo e alla dea femminile per eccellenza: Luna Immacolata, Luna di Purificazione, Luna Casta, Luna della Tempesta, Luna Selvatica o Selvaggia, Luna della Fame, Luna Stimolante, Grande Luna, Luna delle Corna, Luna Rinascente, Luna dell’Orso, Vecchia Luna, Luna Grigia, Luna del Vento, Luna dei Dadi, Luna delle Oche, Luna Ossuta, Luna di Carestia, Luna di Pulizia.