Pefc, la più grande organizzazione al mondo di certificazione forestale, diffonde le regole per un albero di Natale rispettoso dell’ambiente e impreziosisce le più belle piazze Italiane con alberi provenienti da boschi certificati.
Pefc, le regole per un albero ecocompatibile
L’albero di Natale che non inquina deve essere vero e non di plastica. E’ questa la prima regola diffusa da Pefc per non cadere in un errore molto comune: gli abeti finti, erroneamente considerati ecologici, emettono gli stessi gas di sei milioni di chilometri percorsi in macchina. I dati sono di uno studio di Coldiretti, la maggiore associazione di rappresentanza e assistenza dell’agricoltura italiana, la quale rende noto che, all’arrivo delle festività natalizie, vengono acquistati ben cinque milioni di alberi finti che impiegano oltre 200 anni prima di degradarsi nell’ambiente.
In particolare quelli cinesi, sottolinea la Coldiretti, comportano notevole inquinamento durante la fabbricazione, il trasporto e lo smaltimento e sono ottenuti con materiali che possono contenere varie leghe metalliche e plastiche. Secondo i calcoli, per la produzione di un albero finto si emettono complessivamente 23 chilogrammi di anidride carbonica equivalente (CO2), con pesanti effetti determinati dal trasporto di quasi 9 mila chilometri dalla Cina.
La seconda regola, prima di fare l’acquisto, è quella di leggere sempre l’etichetta, sulla quale deve riportata la provenienza da coltivazioni specializzate, la nazionalità, l’età dell’albero e la non destinazione per il rimboschimento (per evitare mescolanze genetiche e quindi danni alle specie autoctone).
Alberi certificati Pefc per il rispetto dell’ambiente
Se vogliamo fare una scelta ancora più consapevole, scegliamo alberi italiani cresciuti nei luoghi il più possibile vicini a noi: meno chilometri farà il nostro albero, minore sarà il suo impatto sull’ambiente in termini di emissioni nocive. Ricordate che il 90% degli abeti italiani sono coltivati in vaso, mentre il restante 10% rappresenta alberi tagliati per interventi di diradamento, mirati far sviluppare meglio le foreste.
Altra regola importante, il possibile rimboschimento, che non è sempre l’opzione più corretta. Per fare un esempio, l’abete rosso (Picea abies) è un albero spontaneo solo nella zona dell’arco alpino e in alcune aree dell’Appennino Tosco-emiliano; di conseguenza piantarlo senza conoscere le ubicazioni giuste, significa creare problemi di inquinamento genetico. E’ molto meglio quindi interrarli nel giardino di casa, o in qualche zona spoglia in città.
Per finire ricordate che, se l’albero si secca durante le feste, può essere smaltito nella raccolta compostabile, così da poter essere trasformato in fertilizzante per nuove piante.
Scegliere un vero albero per le feste natalizie significa anche poter respirare maggior ossigeno, oltre ad avere disponibili olii essenziali che purificano e aromatizzano la stanza. Per essere certi di fare la scelta giusta quindi, gli alberi prodotti da realtà forestali certificate Pefc, sono riconoscibili proprio dal logo sull’etichetta e garantiscono la massima trasparenza in termini di tracciabilità e rispetto del territorio.