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Tramjazz: un tram chiamato desiderio

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Tramjazz, un desiderio che può trasformarsi in realtà: un viaggio nel cuore pulsante di Roma a bordo di un antico tram cittadino, la Stanga, una vettura del 1947 della collezione storica di Atac.

Attraversare le vie più antiche, affascinanti e misteriose nel centro di Roma a bordo di un vecchio tram restaurato e trasformato in un ristorante mobile dove gustare piatti ricercati e sorseggiare dell’ottimo vino, magari conversando piacevolmente con gli altri passeggeri. E il tutto a suon di musica… jazz!

Un’avventura dei sensi che si può fare non solo in gruppo o in coppia, ma anche da soli, per riscoprire le mille facce di una città che non smette mai di stupirci. Che ci regala scenari sempre diversi soprattutto se osservati da una diversa prospettiva, come dall’interno del Tramjazz illuminato dalla luce fioca delle candele e movimentato dalle improvvisazioni musicali del jazz, la musica dell’anima. 

Musica, cibo, buon vino e ovviamente il jazz! Ingredienti perfetti per una magica serata nella splendida cornice romana

Il viaggio comincia da Piazza Porta Maggiore, l’appuntamento è alle ore 21 sulla banchina vicino al casottino dei controllori. Se si arriva con un po’ di anticipo si ha la fortuna di osservare il Tramjazz avvicinarsi pian piano sulle rotaie e l’effetto è sorprendente. Il colore rosso intenso del tram, la luce fioca delle candele sui tavolini, le prime note in sottofondo dei musicisti che iniziano a provare gli strumenti. Chi abita a Roma, sa cosa vuol dire avere a che fare con il traffico quotidiano e non sempre i mezzi pubblici aiutano a combattere il terribile nemico. Può sembrare strano che un romano desideri trascorrere una serata libera su un tram e farsi ben tre ore di viaggio per le vie della città. I turisti, sì d’accordo, ma un romano? Perché? Eppure questo viaggio si trasforma in un’esperienza unica appena si mette piede dentro la carrozza, dove ad accoglierti c’è subito un aperitivo da sorseggiare prima di partire con il Tramjazz!

Tramjazz

 

 

 

 

 

 

 

La cena viene servita durante il tragitto che prosegue lungo l’itinerario di San Lorenzo, Viale Regina Margherita, fino a Valle Giulia dove il tram effettua la prima sosta e dove ha inizio il primo interludio jazz da ascoltare ammirando lo splendido paesaggio con la meravigliosa Galleria nazionale d’arte moderna sulla sinistra, illuminata a giorno.

 

valle giulia

Note che risuonano nella carrozza dove nel frattempo vengono serviti i primi piatti della cena offerta ai viaggiatori: pinzimonio, ricotta con miele, parmigiana di melanzane con coulis di pomodoro e gelato di bufala di Amaseno profumato agli agrumi e menta accompagnato da Barolo chinato, sono solo alcune delle diverse specialità della cucina. Anche la musica è un ingrediente non trascurabile. Tanti i musicisti che hanno partecipato alle varie iniziative del Tramjazz tra i quali Bill Smith, Paolo Ravaglia, Gabriele Coen, Daniele Tittarelli, Giambattista Gioia, Elio Tatti, Fabio Sassi, Vincenzo Florio, Carlo Conti e molti altri.

 

Il viaggio prosegue lungo Santa Croce in Gerusalemme, San Giovanni fino ai Fori Imperiali per poi raggiungere l’altro binario-sosta del Parco del Celio proprio di fronte il Colosseo. Un panorama mozzafiato che è possibile osservare ancora più da vicino scendendo dalla carrozza magari per scattare qualche fotografia ricordo o un selfie con alle spalle il più grande anfiteatro del mondo. E sulle note di meravigliosi brani come Lester Leaps In, My Ideal, Speak low, Bernie’s Tung e Body and Soul, la corsa riprende, lentamente, per ritornare entro la mezzanotte a Piazza di Porta Maggiore, dove tutto è cominciato.

tramjazz

Il Tramjazz è un’iniziativa curata da Nunzia Fiorini per la struttura Brecce per l’arte contemporanea in collaborazione con Atac. 

Per informazioni si può visitare il sito: www.tramjazz.com

 

 

 

foto e video di Daniela Grando

 

dailygreen è salito a bordo del Tramjazz per assistere alla performance del Brodway Special con i musicisti Francesco Lento alla tromba, Carlo Conti al sax, Paride Furzi al contrabbasso e Fabio Sasso alla batteria