Francesco Maria Cordella torna su Dailygreen dopo la sua ultima prova teatrale: “Sotto Ponzio Pilato”, scritto e diretto da Francesco Sala. Lo spettacolo ha debuttato lo scorso 23 agosto proprio sull’Isola di Ponza ed è andato poi in scena a Roma, al Teatro Tor Bella Monaca, dal 21 al 26 ottobre.
Per l’occasione, Francesco Maria Cordella si è calato nei panni di Ponzio Pilato, governatore della Giudea del primo secolo, uomo caparbio e duro, antisemita, amministratore di polso, vigilante astuto e noto come l’uomo che condanna a morte Gesù.
Nello spettacolo di Francesco Sala si racconta soprattutto l’uomo, la sua storia, i suoi dubbi e le sue contraddizioni.
Francesco, l’anno scorso ti abbiamo visto nei panni di Mussolini, in quest’ultimo spettacolo torni ad interpretare un altro importante personaggio della Storia, Ponzio Pilato.
Proprio così. E per me è stata una prova molto importante interpretare un personaggio così complesso e dalle mille sfaccettature.
Come nasce l’idea di questo spettacolo?
L’idea è nata circa tre anni fa. Insieme alla mia compagnia teatrale abbiamo iniziato ad interessarci a Ponzio Pilato, in particolare a quella parte della sua vita legata all’Isola di Ponza, isola alla quale io sono molto legato e le cui storie e tradizioni, mi hanno affascinato fin da piccolo. Ponzio Pilato sbarcò a Ponza prima della carica assegnatagli dall’imperatore Tiberio. Il governatore rimane ancora oggi un simbolo della storia dell’isola e il nome lo testimonia. Le famose grotte vicine al porto sono intitolate proprio a lui. E’ partito tutto da qui…
Il testo racconta soprattutto l’uomo più che il personaggio…
Abbiamo innanzi tutto cercato di approfondire gli eventi che si sono succeduti in questa parte della sua vita, cosa avesse trasformato Ponzio Pilato nell’uomo che a noi è stato tramandato. Sappiamo che il governatore della Giudea sarà ricordato solo per essersi reso complice dell’uccisione di Gesù, ma noi ci siamo voluti soffermare soprattutto sul suo lato umano, sul senso di colpa enorme che egli si è trovato a dover affrontare. Lo spettacolo mostra l’uomo come strumento del potere divino: egli ha cercato di fermare una cosa più grande di lui. Il famoso gesto del lavarsi le mani, ad esempio, è ricordato come un gesto di distanza, negativo, ma in realtà non è altro che un gesto purificatore appartenente alla cultura giudaica. Con quel gesto Pilato voleva dire alla folla: guardatemi, io sono un puro! Era il suo modo di dire alla gente che era innocente. In fondo era un illuso, voleva convincere la folla, ma non gli è riuscito. Ha ceduto alla paura della rivolta e anche a quella della perdita del suo potere, così è stato condannato a portare con sé questo peso: un uomo costretto a fare i conti con se stesso.
Come ha reagito il pubblico?
Lo spettacolo è commovente, puro. Abbiamo avuto un discreto successo: ci sono state persone che hanno anche pianto durante lo spettacolo. La prima di Roma è andata molto bene e siamo soddisfatti della riuscita. Purtroppo però dobbiamo tenere conto di un momento di crisi generale che sta riguardando tutti, anche il teatro.
Il teatro è il tuo grande amore tu però lavori spesso anche per la televisione. Ti piace il piccolo schermo?
Sì, il mio ultimo lavoro per la TV è stato “Un’altra vita”, fiction campione di incassi su Rai1 dove io ero Franco, un ristoratore. Un bel personaggio. Un successo di pubblico incredibile. E’ stato interessante e divertente. La televisione ti regala quella visibilità che, soprattutto oggi, per un attore di teatro, non è facile ottenere. Ma il mio amore resta sempre il palcoscenico.
Ci sono nuovi progetti a cui stai lavorando?
Lavorerò in un nuovo spettacolo di Giancarlo Marinelli che debutterà a gennaio: “Doppio Sogno di Arthur Schnitzler”.
Francesco tu hai un amore incondizionato per Ponza, il mare e la natura. L’isola torna sempre nei tuoi spettacoli e dallo scorso anno, se non sbaglio, sei il direttore artistico della rassegna eventi estivi di Ponza, è vero?
Sì, è così. Ed è altrettanto vero che amo quest’isola profondamente. E’ il mio luogo incantato: non potrei mai rinunciare a starle lontano. Per me il contatto con il mare, il sole, lo spazio, sono indispensabili e appena posso torno lì a respirare un po’ di ossigeno. Ponza è sempre un posto meraviglioso. E sono felice di poter dire che l’isola sta cambiando in meglio. Si sta curando molto l’aspetto ambientale. La nuova amministrazione ed il sindaco si stanno impegnando, tanto nella tutela dell’ambiente quanto nella promozione della cultura. Incoraggiare le iniziative culturali è molto importante, anzi direi fondamentale. Il rispetto per la natura e la bellezza passano sempre da lì.
Potrete vedere Francesco Maria Cardella nel “Sotto Ponzio Pilato”, a Milano dal 18 al 22 febbraio 2015 allo Spazio Tertulliano.