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“Sapore di sale”… la spiaggia cantata non c’è più

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spiaggia

“Sapore di sale…sapore di mare”. Ricordate la canzone di Gino Paoli? Ebbene, la spiaggia che la ispirò non c’è più. E’ stata inghiottita dal mare.

Sapore di sale, la spiaggia erosa

La spiaggia si trovava a San Gregorio, nel messinese, e proprio per la sua bellezza, per i suoi ciottoli bianchi, colpì il cantautore italiano tanto da scriverci sù una canzone divenuta famosa nel mondo.

Oggi, per colpa dell’erosione, vicino Capo d’Orlando in un piccolo borgo di pescatori, se si va a cercarla non la si trova più.

Nel borgo di San Gregorio l’effetto dell’erosione è davvero allarmate: il mare ormai sta quasi sommergendo la strada del lungomare, e ha definitivamente occupato quella che, prima, era una costa piacevole dove trascorrere le vacanze. Con le prime mareggiate d’autunno, ora si teme per la definitiva scomparsa del piccolo famoso arenale.

La colpa: il dissesto idrogeologico

La colpa? Ancora una volta non è certo del mare. Ma della cementificazione selvaggia su coste friabili, fragili, uniche. Proprio questa ha modificato l’assetto idrogeologico di tutto il territorio. “L’erosione delle coste – spiega il sindaco di Capo d’Orlando, Enzo Sindoni – interessa ormai diverse zone del Mediterraneo”. “Il Comune ha predisposto un progetto di intervento – aggiunge all’Ansa – ma, dal 2009, attendiamo risposte dalla Regione. C’era anche un progetto della Provincia, abbiamo chiesto un finanziamento, magari parziale, per arginare l’erosione. Ma niente, nessun segnale”.

I fondi Ue ci sono ma non vengono utilizzati

E dire che, come al solito, i fondi ci sono. Fondi che arrivano direttamente dall’Unione Europea ma non vengono utilizzati. La Regione fa orecchie da mercante, ed il Comune si deve “arrangiare” da solo. Del resto le cause principali della scomparsa delle spiagge sono tre: la cementificazione dei letti dei torrenti della zona, l’urbanizzazione della fascia costiera particolarmente intensa a partire dagli anni ’60 e certe opere di difesa del litorale che hanno semplicemente spostato l’erosione.

Nessuno tra gli ambientalisti è sorpreso dell’erosione e della definitiva scomparsa della famosa spiaggia. Sostiene ancora Sidoni: “Non ci si può sorprendere di questo fenomeno. Se il litorale non viene costantemente monitorato e tutelato quel che accade è questo”.

La scomparsa della spiaggia nota nella canzone italiana è solo l’ultimo dei tanti disastri che gravano sul Paese. Senza fondi, senza un’attenzione costante all’ambiente e al territorio il lento fenomeno dell’erosione continuerà ed il mare non rallenterà la sua corsa. .