Healthy Seas celebra il suo primo successo: recuperate 20 tonnellate di reti da pesca destinate a essere rigenerate in nuovi prodotti. A pochi mesi dal lancio, il progetto Healthy Seas, l’iniziativa internazionale per il recupero delle reti da pesca abbandonate nei nostri mari, celebra un importante risultato; nell’ambito delle prime missioni operative, oltre 20 tonnellate di reti da pesca sono state raccolte dai fondali del Mare del Nord e, successivamente, immagazzinate nel deposito di Healthy Seas del porto di Scheveningen in Olanda.
Healthy Seas per la tutela dei mari
Le reti raccolte verranno trasportate in Slovenia dove potranno essere rigenerate in nuovo filo ECONYL®. Questo primo importante risultato traghetta Healthy Seas verso nuove missioni di raccolta nei mari Adriatico e Mediterraneo.
La fase iniziale del progetto Healthy Seas si è concentrata sui fondali costieri di Olanda e Belgio, dove squadre di sommozzatori hanno iniziato sin dall’estate a recuperare e a stoccare reti da pesca nel magazzino di Scheveningen, a pochi chilometri da Rotterdam. Le missioni hanno visto impegnati sommozzatori, fotografi e archeologi marini, considerata la forte presenza di relitti navali in quelle acque. Il trasporto verso la Slovenia è organizzato e gestito dalla società norvegese Nofir, nuovo associate partner di Healthy Seas.
Progetto aperto a nuovi partner
I tre soci fondatori (Aquafil, ECNC Group e Star Sock) hanno aperto il progetto a nuovi partner e, a breve, verranno ufficializzate due nuove importanti partnership:
• Norsk Fiskeriretur AS (Nofir), un’azienda norvegese che gestisce un sistema di riciclo a livello nazionale per la gestione dei prodotti a fine vita utilizzati dall’industria della pesca e della pescicoltura.
• Fonda Fish Farm, un’azienda Slovena specializzata in allevamento ittico in condizioni di alta sostenibilità ambientale, attraverso l’uso di gabbie fluttuanti al largo delle coste dell’oasi ittica della baia vallone di Pirano, in Slovenia.
L’obiettivo principale dell’iniziativa internazionale per la salute dei mari – riferisce un comunicato – è di rimuovere rifiuti, in particolare reti da pesca, dai fondali costieri per rigenerarli in prodotti tessili.
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