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Cosa accadrebbe se mangiassimo meno carne? Lo rivela uno studio

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carne
foto di Benjamin Faust
Le nuove notizie sul consumo di carne destano ovunque molta preoccupazione. Tanti di noi hanno ormai capito che mangiare troppa carne è un gesto piuttosto pericoloso, sia per la propria salute che per quella del pianeta.
Un nuovo studio suggerisce che, se ne dimezzassimo il consumo, potremmo far diminuire sensibilmente le emissioni di Co2 e salvare milioni di vite.

Uno studio rivela cosa accadrebbe se diminuisse il consumo di carne

Lo studio, effettuato dai ricercatori dell’Università di Oxford e pubblicato su National Academy of Sciences, ha esplorato i possibili risultati ambientali e salutari di una dieta in cui la carne non sia più predominante.
Molti studi hanno dimostrato che quello che mangiamo influenza notevolmente sia la nostra salute personale che l’ambiente; in questo studio invece siamo venuti conoscenza di una situazione molto più approfondita, un modello globale suddiviso in base a fattori dietetici e affiancato da una valutazione economica.
Gli scienziati sono partiti dal presupposto che, nei paesi in via di sviluppo, le persone potrebbero iniziare a mangiare carne tanto quanto negli altri paesi sviluppati: un’intuizione piuttosto logica se si pensa che questo è il trend verso cui il mondo è proiettato. I ricercatori hanno poi valutato cosa accadrebbe se si riuscisse a dimezzarne il consumo.

Mangiare meno carne fa bene anche al PIL

Il primo elemento che salta agli occhi è che, l’impatto di un sostanziale cambiamento nella dieta, varia notevolmente a secondo del posto in cui ci si trova. I maggiori vantaggi per l’ambiente e per la salute si avrebbero nei paesi in via di sviluppo, mentre le zone ad alto e medio reddito guadagnerebbero di più in termini pro capite.

La transizione verso altre diete a base vegetale può ridurre la mortalità globale dal 6 al 10% e le emissioni di gas a effetto serra (legate al cibo) dal 29 al 70%,  a fronte di un lasso di tempo che va da qui al 2050.

I ricercatori hanno anche evidenziato che i miglioramenti per la salute sarebbero paragonabili, se non addirittura maggiori, a quelli ambientali (soprattutto dal punto di vista economico), risparmiando cifre che vanno dallo 0,4 al 13% del prodotto interno lordo globale (PIL) nel 2050.

29 per cento di riduzione gas serra e 5,1 milione di vite salvate ogni anno

Forse non tutti sanno che il sistema alimentare è responsabile di più di 1\4 di tutte le emissioni di gas a effetto serra e le diete “non sane” sono altamente responsabili di mortalità prematura.

Tuttavia, sarebbero necessari cambiamenti significativi nel sistema alimentare globale per poter prendere ad esempio questo studio e adattarlo a modelli alimentari specifici.

La conclusione definitiva, comunque, è che il mondo potrebbe ridurre le emissioni di gas serra dal cibo del 29 per cento e salvare 5,1 milioni di vite ogni anno attraverso la riduzione malattie cardiache, cancro, ictus e altre patologie associate al consumo di carne.

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