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Un orso a Chernobyl, non accadeva da un secolo

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Orso

Non accadeva da un secolo, eppure un orso bruno è stato avvistato e fotografato vicino la centrale di Chernobyl. La ripresa è stata effettuata dalle telecamere della centrale sistemate appositamente anche per il controllo della radioattività.

Un orso si aggira nei pressi della centrale nucleare

E’ stato così, quasi all’improvviso, che è comparso l’orso. E dire che non si segnalava la presenza di un orso bruno in quelle zone da più di un secolo. E questa è la vera notizia: è il Daily Mail a fornirla. Se l’orso non si vedeva da circa un secolo nei pressi di Chernobyl ciò induce a pensare che esiste una seria relazione tra i disastri atomici e la vita degli animali selvatici.

Dopo l’incidente la zona è diventata una zona di esclusione

Dopo il noto, tristissimo incidente della centrale di Chernobyl,  venne creata una “zona di esclusione” dal raggio di 30 chilometri e in cui fino a quel momento abitavano oltre 100mila persone. E’ proprio qui che è stata istituita una riserva naturale dove gli animali possono vivere senza subìre pressioni da parte dell’uomo. A quanto riferiscono gli esperti dopo il disastro, a distanza di ben 30 anni, ora nella riserva si possono incontrare animali di tutti i tipi. Grandi mammiferi come l’orso ma anche cavalli, linci, lupi grigi, cinghiali.

L’orso? Non si vedeva da un secolo. Non si può, però, non annotare che la bonifica per il disastro di Chernobyl che contaminò molti territori europei come l’Ucraina è ancora in corso ed è costata ben 18 miliardi di dollari.