L’Islanda prende una decisione storica in tema di difesa ambientale e stabilisce che, durante la prossima estate non aprirà la caccia alle balenottere, una specie a rischio estinzione menzionata nella lista rossa dell’Unione internazionale per la conservazione della natura (Iucn).
L’Islanda dice no alla caccia delle balenottere
La flotta di Hvalur, che solo lo scorso anno cacciò ben 155 esemplari di balenottere, ha annunciato che esportarne le carni in Giappone è diventato sempre più difficile. La notizia, riportata dall’edizione online del Guardian, è stata accolta con molto favore da numerose associazioni ambientaliste tra cui Greenpeace.
Il direttore della maggiore compagnia di baleniere islandese, Kristjan Loftsson, ha annunciato la sua decisione al quotidiano locale Morgunbladid: La Hvalur non invierà imbarcazioni per la caccia alle balenottere, soprattutto perchè sono aumentate di molto le difficoltà nell’export della carne islandese verso il Giappone.
In Islanda infatti nessuno consuma carne di balenottera e il maggior paese fruitore resta il Giappone che sembra stia creando “ostacoli” relativi a certificati su analisi chimiche della carne.
Questa notizia, scrive Greenpeace Uk, “è una grande notizia per le balene e per tutti coloro che si sono opposti a questa caccia inutile e senza senso”. “Quando Loftsson parla di ‘ostacoli’ – prosegue l’associazione – sembra dare una versione molto diplomatica… la verità è che vuole salvare la faccia. Speriamo che l’annullamento della caccia di quest’anno segni la fine di questo indifendibile oltraggio una volta per tutte”.
Greenpeace sa che, ad aver influito sulla decisone dell’Islanda, potrebbe essere stata le crescente pressione internazionale sulla necessità di fermare la caccia alle balene.
Nonostante ciò nulla è stato detto sulle prospettive di caccia alla balenottera minore (o rostrata) che dovrebbe cominciare a maggio.
Fonte: ANSA
Foto Gianni Lannes