Aldo Chiarini, presidente ENGIE, nel corso del convegno “Forum Start City” sulle città metropolitane svoltosi a Firenze, ha detto: “Come dimostrato anche dall’emergenza vissuta in dicembre, occorre cominciare a parlare di “riscaldamento sostenibile” e non solo di “mobilità sostenibile”.
Il Gruppo Engie parla di “riscaldamento sostenibile”
Molte le soluzioni disponibili: caldaie gas a condensazione; pompe di calore; riqualificazione edifici; teleriscaldamento; monitoraggio dei consumi con contatori digitali.
Il settore privato è pronto a fare la sua parte e il Gruppo ENGIE, in particolare, intende fornire un rilevante sostegno a questo processo di trasformazione, avendo avviato per primo, tra tutti i grandi player internazionali, tale processo di transizione energetica.
ENGIE, presente in Italia da oltre cinquant’anni, ha un’organizzazione diffusa e articolata su tutto il territorio nazionale, in grado di coprire l’intera catena del valore dell’energia. ENGIE Italia – ha ricordato Chiarini – è il primo operatore nei servizi energetici, il quarto nel gas, il sesto nell’elettricità. Con un fatturato, nel 2014, di circa 4,5 miliardi di euro, ha oltre 2.600 dipendenti in più di 50 uffici sull’intero territorio nazionale. ENGIE è presente dal residenziale al terziario, pubblico e privato, fino alla piccola e grande industria; ha oltre 1.000.000 clienti finali per la fornitura di gas e di elettricità e 54.000 clienti nei servizi energetici, tra i quali 1.000 Amministrazioni Pubbliche e importanti aziende, 3.000 condomini, 50.000 abitazioni indipendenti.
Chiarini ha anche annunciato che ENGIE mette a disposizione 100 milioni di euro in progetti per l’innovazione, anche in ambito urbano e per lo sviluppo sostenibile, con la costituzione di “ENGIE New Ventures investment fund”. In contemporanea, ENGIE ha lanciato la piattaforma “Open Innovation” per condividere soluzioni di efficienza energetica, green mobility, smart energy management.
Anche attraverso queste ingenti risorse finanziarie, le sue qualificate competenze interne in r&s (900 ricercatori ed esperti in 11 centri r&s), un know-how mondiale, ENGIE intende contribuire a costruire un nuovo ecosistema che abbia nelle città intelligenti il motore principale di un modello che punti alla decarbonizzazione, allo sviluppo delle rinnovabili, alla riduzione dei consumi.
Il privato, quindi, farà la sua parte, ma un ruolo attivo delle amministrazioni pubbliche è comunque imprescindibile. Se non altro per tre ragioni: spesso gli edifici pubblici presentano scarsa performance energetica; in chiave di “spending review”, l’energia è una voce di spesa rilevante; per dare un esempio virtuoso, promuovendo verso i cittadini un processo di ammodernamento.