Il Lago Poopó, il secondo lago più grande della Bolivia, può considerarsi definitivamente prosciugato anche se, solo in autunno, c’era ancora acqua nel suo bacino: l’azione di El Niño (anche qui) sembra aver inferto il colpo finale.
Bolivia. Poopò, il secondo lago del paese non esiste più
Nel 1990 il lago Poopò occupava una superficie di almeno 2.000 chilometri quadrati, ma le sue dimensioni e la quantità delle sue acque sono sempre oscillate nei secoli, in base alla siccità o alle condizioni stagionali. I periodi di siccità però non sono mai durate così a lungo: il cambiamento climatico ha portato scarsità di pioggia sempre maggiore nel corso degli anni, e il lago ha continuato gradualmente a contrarsi fino a ….. scomparire del tutto.
Mentre in alcune zone degli Stati Uniti il tempo ha portato forti piogge, in Bolivia si è avuto l’effetto totalmente opposto, con un periodo di siccità mai vista prima.
Quando El Niño era un evento che si scatenava una volta ogni circa 10 anni, questa situazione non sarebbe stata vista come un problema, ma il cambiamento climatico ha impresso una forte accelerazione al ciclo, che ora si ripete ogni tre anni togliendo al lago il tempo necessario per riprendersi dalla siccità precedente.
Una zona disastrata
L’effetto di questa situazione sulla natura del posto, sulla fauna e sulla comunità tutta è stata a dir poco devastante. Dalla fine del 2014, sono morti milioni di pesci e anche moltissimi uccelli. La situazione è così grave che i governatori boliviani hanno dichiarato l’area “zona disastrata”: la perdita di tante pesce è stata un vero cataclisma per i pescatori che hanno sempre trascorso la loro vita sul lago, ma anche per tutte quelle imprese minerarie locali che utilizzavano le sue acque. Molte ONG locali stanno cercando di contribuire a diminuire l’impatto con la costruzione di pozzi e di aiutare i residenti insegnando loro nuovi mestieri, ma circa due terzi della comunità ha deciso di trasferirsi altrove.
Fonte: TheGlobeandmail.com