Visitare Londra, una delle più belle capitali europee, sotto una nuova luce: quella offerta dagli Unseen Tours, dove dei senzatetto diventano delle guide turistiche singolari.
Unseen Tours, ex clochard per una Londra insolita
Niente Lonely Planet o sterline confinate ai più panoramici percorsi turistici a bordo di bus city sightseeing a cielo aperto, strategici nei loro punti di sosta, eppure al contempo così anonimi nei loro più reiterati racconti dalle preconfezionate multilingue: da oggi, qualsiasi viaggiatore dal mood responsabile può anche scegliere di visitare una città vibrante, del calibro di Londra, attraverso un filtro più sostenibile ed eco-alternativo. Come? Con gli Unseen Tours, insolite visite guidate condotte da ex senzatetto pronti ad offrire, accanto ad informazioni storiche, esperienze di vita accumulate da anni di passato on the road.
Che significa fronteggiare gelidi inverni tra arrabattate ‘casette’ di cartone e avanzi di cibo da racimolare nei cassonetti più vicini alle calde cucine dei ristoranti? Quali sono i sotterranei più protetti della capitale british? Quali i segreti, che si nascondono, nei bassifondi della stessa? Da assaporare rigorosamente a piedi, in piena filosofia green, questi tour atipici penetrano nell’anima della città riflettendone aspetti preziosi: vicoli stretti e inconsueti, angoli orfani sotto il ponte del Tamigi, gradini di chiese medioevali, piccoli parchi di periferia e ancora tutti quegli scorci ben lontani dagli scatti immortalati, e immortalabili, nei più classici dépliant turistici di massa.
The Sock Mob
Nati su iniziativa di ‘The Sock Mob’, una comunità di volontari impegnati nella riabilitazione dei clochard, gli Unseen Tours riescono a regalare al turista un punto di vista diverso, intriso di vissuto e, proprio per questo, a tratti quasi toccante e commovente. London Brigde, Covent Garden, Brixton, Mayfair, Brick Lane, Shoreditch: questi i celebri punti di partenza dei tour organizzati da The Sock Mob, ultimamente sempre più apprezzati anche dallo stesso londoner, residente sensibile ai volti più nascosti della sua città. Di solito queste visite non hanno un costo fisso: al termine di ogni ‘gita’, il singolo turista può decidere se donare dei proventi che andranno per il 60% alle guide e per il resto alla comunità stessa. Perché, come postillerebbe Erri De Luca, s’ha da considerare ‘valore il viaggio del vagabondo’. Pensate allora che esperienza unica e indimenticabile può rappresentare un tour per le vie di Londra, attraverso le lenti di un ex clochard doc pronto a rivestire il ruolo di Cicerone.